Ho seguito per caso questi ottimi spunti da Alfondo Fuggetta e il caro Sergio Maistrello, oltre che da Federico Fasce as Kurai:

-> A proposito di WiFi cittadine
-> WiFi cittadine, ancora
-> È tutto intorno a chi?
-> Il mezzo e il fine

Mi riallaccio a quello fatto emergere da Alfonso nella ripresa finale, con alcune puntualizzazioni.
Offerte a mo’ di spunti, non ho risposte in tasca, ma e’ una riflessione doverosa da fare, di questi tempi.

C’e’ un progetto che seguo da tempo, un po’ a spot, cosa volete, le forze son sempre limitate di fatto…

Qualche volta ne ho parlato, un po’ a braccio a dire la verita’ :
-> Intervento al WaveCamp nel luglio 2007, filmato dal mitico Robin Good
-> Versione molto alfa del sito - non aggiornato alle ultime evoluzioni

Un progetto nato da passioni, idee e voglia di sperimentare, senza averne chiari gli effetti ed i possibili usi.

Leggendo pero’ i post e le idee emerse in questi giorni, mi sorge un pensiero:

combattere il Digital Divide significa che lo Stato o almeno la Societa’ non deleghi solo ad istituzioni private l’accesso o il non accesso alla Societa’ della Conoscenza, cioe’ alla Rete: tramite anche un equo controllo dell’Antitrust tutta la popolazione dovrebbe essere in grado di potersi collegare, senza eccezioni di sorta, almeno per quanto riguarda un livello minimo di accesso…

Quello che emerge, al di la’ della giusta osservazione di Alfonso di puntare tanto sul fine e non sulla singola tecnologia ( Wi-Fi in questo caso specifico ), e’ una piccola nota…

…il fatto di avere l’accesso alla Rete a costi molto, molto bassi deve essere considerato un elemento prioritario che lo Stato di cui facciamo parte dovrebbe offrirci , andando poi a delegare il resto dell’offerta al Mercato in quanto tale. Sbaglio?

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Ok, sembra davvero una notizia bomba…
-> Chiamate gratis dal cellulare Skype+3

Il cellulare in questione è in vendita già da oggi sui siti di Skype e di 3 e dalla prima settimana di novembre in tutti i negozi al prezzo di 99 euro oppure a 0 euro con il comodato con 3. Il videofonino 3G (che vedete in foto) è dotato di un tasto per l’accesso alle funzionalità Skype - basate su protocollo VoIP. Nell’abbonamento ci sono 10 ore di telefonate e 600 messaggi di chat con utenti Skype compresi. Il tutto senza bisogno di trovarsi in zone wi-fi ma sfruttando la copertura Umts di 3 (l’85% del territorio nazionale).

Via Mantellini

Pero’ c’e’ qualcosa che non mi torna: l’unico neo seriamente visibile, oltre a doversi comprare l’ennesimo cellulare, e’ del limite di 10euro di ricarica al mese, obbligatorio.
Che pero’ rimane come credito per il resto delle telefonate…

Poi si possono chiamare i propri utenti Skype a costo zero. ZERO.
Questa mi pare in sintesi la faccenda.

Da come riassumo da Alessandro Longo:
-> Come stanno le cose sullo Skypephone
e da questo forum di telefonino.net:
-> Vi spiego SkypePhone

Mmmm…
Io ho un Nokia N800, e al lavoro sono collegato, poi a casa ho il Wi-Fi, dove posso far girare Skype come se l’avessi sul cellulare…
Pero’ se vado in giro?

Wi-Max o meglio copertura e accesso Wi-Fi e tecnologie vicine: se aggiungiamo FON come personaggio nella storia, e se togliessimo l’illegalita’ delle reti Wi-Fi in Italia, avremo il futuro gia’ in casa, direi…

Non dico sia male come offerta, ma a pelle mi sembra davvero un allungamento temporale per dei modelli di business soliti, con qualche agevolazione in piu’ pero’, del solito. Lo ammetto.
Come su un commento del post di Alessandro:

In futuro, spero imminente, ci sarà il Wi-max. I cellulari si adegueranno a questo nuovo tipo di connessione molto più veloce e potremmo anche non aver più bisogno della sim, con questo stratagemma invece blocchiamo il presente per tanti/troppi mesi.

La stessa sensazione, cosi’ su due piedi, mi pervade.
E usare standard SIP, interoperabili e basta, no? Proprio Skype…

Comunque sia, questa cosa rappresenta un interessante ibrido verso il TCP/IP Mobile del Wi-Fi e del Wi-Max, con IPV6 magari abilitato: parlo del modello di business, of course.
Basterebbe fare una flat dati sana, e avremmo tutte le innovazioni a portata di mano.

Se aggiungiamo al quadretto, l’uscita di Google con il nuovo layer mobile, Open Handset Alliance:
-> Android Overview

Android™ will deliver a complete set of software for mobile devices: an operating system, middleware and key mobile applications.

Il tutto basato su Linux, ricordiamocelo.
Via News ufficiale “Where’s my Gphone?“.

Mmmm… ( e Open Moko dove lo mettiamo? )
Anche Stefano ne parla, e nemmeno lui mi pare proprio felice, a dirla tutta…

Si preannunciano sfide interessanti.
AGGIORNAMENTO: anche Stefano Bellasio fa una bella sintesi in merito

In realtà tutta questa innovazione in casa Mountan View ha poco di “open”, il tutto rimane infatti nelle grandi mani di Google, che si prepara ad allargare il suo dominio delle informazioni non solo sui social network, ma anche sulle comunicazioni mobili.

Ora anche alti grandi gruppi telefonici(hanno aderito al progetto più di 30 nomi) avranno un partner su cui fare affidamento, Google non rifiuta nessuno, ma iniziano a diffondersi i primi dubbi sulla volontà di investire in risorse open da parte dell’azienda, a molti pare ancora una mossa per allargare solo il proprio dominio. I pareri in rete, come riporta Giacomo, non sono tutti favorevoli.

Io compreso, direi.

Tornando a noi…
La sensazione che si stia bloccando una certa innovazione tecnologica, che condurra’ all’ubiquitous computing, e’ molto forte…

Credo che il lavoro che stiamo portando avanti con M.A.N. at work [ dal wavecamp ] possa risultare un interessante caso studio, ne riparleremo a breve .)
Anche nei confronti del futuro portato con il Wi-Max, cosi’ predisposto e venduto… Mah…

Ecco uno dei motivi perche’ sostenevo il fatto che l’Iphone abbia Wi-Fi e non UMTS, ma su questo ci ritorneremo…
Il fatto che Iphone innovi e’ fuor di dubbio, da questo punto di vista…

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Sessione live: ( scritta live, ma trasmessa in differita, causa connessione a singhiozzo e neuroni in ebollizione )

Pomeriggio di venerdi’, ore 16 circa…:
Ragazzi, caldooooo .)
41 gradi all’ombra…

L’ambiente e’ notevole, stanno provando un po’ sul palco in questo istante…
Conosciuto Antonio Sofi ( collega di Metafora e podcaster di Quinta di copertina, da seguire ), che fa fotografie in giro…

Rimasto catturato dall’Iliad… E non solo lui: fatto la prova sotto il sole, e ragazzi, il SOLE oggi la fa da padrone qua, nella piana di Sesto Fiorentino.
Clima davvero da girone dell’inferno… [ HellCamp forse sarebbe un nome ideale, ora come ora ]

Vediamo come va avanti…
Adesso si sta ascoltando Tiscali. [ alcune foto fatte da Dema ]

La vera sfida e’ con il caldo cmq, saranno almeno 50 gradi.
Si pesca davvero ogni refolo d’aria, praticamente da sauna .)

Sabato mattina ore 11.44: siamo qui in partenza per la giornata clou del barcamp di tre giorni…
Fatto delle foto con Kurai,l’Iliad e la sua tesi, just for fun… .)
Vedere la sua faccia e’ stato impagabile, e’ stato un piacere Federico!! :)
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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento