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Partiamo da questi due link: vorrei provare a fare alcuni pensieri in liberta’ su queste due tendenze, sintomi in realta’ di qualcosa di piu’ nascosto in effetti.
Stiamo andando verso un mondo dove tutto e’ perfettamente diviso, dati e presentazione, dove il primo passo si puo’ vedere nel mondo dei feed RSS e ATOM, e il secondo passo e’ Yahoo Pipes.
Verso quello che puo’ e sta portando il primo respiro di massa del Semantic Web.
Tra il secondo e il terzo passo possiamo considerare le nuove Semantic Pipes .)
Using Semantic Web Pipes you can fetch, mix and process RDF files published on the Web. As the output of a Pipe is an HTTP retrievable RDF model, simple pipes can also work as inputs to more complex Pipes.
This is similar to what Yahoo Pipes does, but highly targeted to allow live Semantic Web data recombination.
Dopo l’IA Summit, grazie anche al talk di Alberto, sul concetto di “Home page morte“, nel senso che la vera home e’ il motore di ricerca, il resto sono pippe mentali dei progettisti, ma soprattutto dei clienti, almeno in parte. Tutto e’ home page, perche’ le fonti da dove si giunge non sono quelle che noi costruiamo.
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Le home page devono essere tutte le pagine di un sito.** Strutturate da permettere una navigazione trasversale sui contenuti e sul Web in generale.
Fin qui, molto bella come frase, ma di fatto, e’ un passaggio evolutivo non ancora distruttivo con la pratica normale.
Facciamo un passetto in avanti ulteriore.
Ora che le home page e i luoghi da dove arriviamo alle informazioni sono in realta’ i motori di ricerca, come ci poniamo di fronte all’utilizzo dei feeds?
Nel senso che i contenuti dei blogs, o delle news e di tutto quello che mettiamo disponibile come flusso RSS ( e quindi potenzialmente una prima forma grezza di Web of Data ), dove e come viene fruito dal nostro pubblico?
Una bella domanda, direi.
Aggiungo una piccola nota sulla slide 9 di Alberto, davvero mitica, dove dice:
Make it easy Design for the people and, most of the time, you’ll keep the robots happy! -UserEffect.com
Un gran bel modo di fare riferimento agli agenti automatici e al concetto di versione machine-readable di un contenuto presente su Web, tipico della grande vision del Semantic web e del Web of Data!! .) Grande Alberto!!
Considerando quindi tutto questo, emerge un quadro di grande frammentazione possibile dei contenuti con i quali l’utente interagisce, che sono sempre piu’ MICROCONTENUTI aggregati in forme sempre piu’ personali e mirate, sempre piu’ orientati alla CODA LUNGA dei nostri interessi, e delle nostre ricerche quotidiane.
Come risulta dalla presentazione del secondo link che ho inserito all’inizio del post, emerge anche che serve poter dare una struttura a COSA si rende come FEED, e al suo inserimento in un contesto pur sempre coerente e in linea con la miglior fruizione dei contenuti medesimi, quindi c’e’ sempre molto lavoro per l’Architetto dell’Informazione, as usual .)
Abbiamo di fronte grandi possibilita’, nuovi modi di fruizione dei contenuti, e nel medesimo istante, un terreno inesplorato per colpire le nicchie con il Business per eccellenza, quello della Pubblicita’.
Proviamo a lanciare alcune ipotesi di lavoro, just for fun…
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