[pubblicato anche su voIT ]

Per chi non lo sapesse un programmatore ha fatto causa alla Microsoft perche’ a suo dire la stessa ha usato uno dei suoi brevetti alla base di Excel e ha chiesto come risarcimento qualcosa come 500 milioni di dollari!!!

La cosa interessante e’ che la Corte ha accettato solo una delle mozioni presentate e quindi obbliga la MS ha pagare oltre** 9 milioni di dollari** a titolo di risarcimento: una cifra sempre cospicua…

Un altro esempio di cosa puo’ significare avere solo brevetti… iniziare ad intasare le gia’ semiparalizzate aule di giustizia…

Anche TheRegister pubblica un articolo sulla questione e finisce aggiungendo queste parole:

Microsoft is facing patent claims over Longhorn, the next version of Windows, from networking company Alacritech. Its lawyers are also due in court with Forgent Networks which claims the software giant infringed its JPEG picture compression patent.

In pratica MS sta brevettando quasi tutto quello che c’e’ in Longhorn e allo stesso tempo si deve difendere da un’altra accusa di violazione di brevetto, questa volta per la compressione JPEG…e tra tante altre

Bello essere nel mercato dei brevetti,no?

Riferimenti:

-> Brevetto Excel, condannata Microsoft
-> Microsoft denunciata per Excel
-> Microsoft loses Excel patent case
-> Court Blocks Microsoft’s Chimney in Longhorn

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Allora qua bisogna stare attenti:

che cavolo succede?

Sapete che 2 giorni fa MS ha scandalizzato tutti per la questione del brevetto sulla serializzazione degli oggetti in XML e adesso una notizia completamente opposta a prima vista.. MS che rende aperti i suoi formati?

AGGIORNAMENTO: forse e’ stata trovata della prior-art per invalidare tale brevetto… Via Patentxpress.com

Possible prior art for Microsoft XML patent found (ZDNet UK via Yahoo! UK & Ireland News)

The row over Microsoft’s XML patent has taken another twist with the discovery of an open source application on Sourceforge for converting C++ programming objects into XML files that pre-dates the patent

Comunque questo cambio di rotta e’ una cosa che non ha molto senso per il mercato che Office ha condotto fino ad oggi e adesso spiego perche’: a meno che questa politica adesso non sia cambiata.. in come non si sa ancora…

Il fatto di avere dei formati chiusi e non documentati rende i nostri dati non appartenenti a noi ma all’unico programma che LEGGE quei dati…

Questo chiaramente ci obbliga ad usare per forza quella suite, indipendentemente dai suoi pregi o difetti…

E’ il problema che ha anche OpenOffice adesso: il passaggio non e’ semplice perche’ non e’ detto che legga alla perfezione i formati MS, visto che sono chiusi…
Se fossero aperti al contrario torneremmo noi a essere PADRONI dei nostri dati e a decidere cosa usare per leggerli o modificarli…senza un MONOPOLIO di fatto..

E tra parentesi avendo la certezza di poterli leggere nel futuro.. cosa non da poco..

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Questa purtroppo e’ parecchio grossa come notizia:

-> XML, MS ottiene un brevetto chiave

Il brevetto registrato da Microsoft, e approvato dall’USPTO col numero 6.898.604, descrive un metodo per la conversione di oggetti in file XML: metodo che, secondo gli esperti, si trova alla base di quasi ogni applicazione che utilizzi XML per trasferire dati.
Ciò significa che il big di Redmond potrebbe chiedere royalty a un bel po’ di società e sviluppatori indipendenti, rafforzando nello stesso tempo il proprio controllo sullo standard partorito dal World Wide Web Consortium (W3C).

“È un abominio per qualunque programmatore il fatto che ogni possibile modo per convertire un oggetto in un file XML (e viceversa) appartenga ad una sola società”, ha detto a ZDNet UK uno sviluppatore di Debian Linux che si fa chiamare Wookey.
“Microsoft oggi potrebbe chiedere denaro a chiunque voglia salvare un oggetto di programmazione sotto forma di file XML, o addirittura impedirgli di farlo”.

Sembra quasi uno scherzo da quanto sia generico questo brevetto e quanto sia gia’ utilizzato e sia fondamentale: per quelli che vogliono ecco il link all’ufficio brevetti americano per guardare con i propri occhi di che si tratta:

-> XML serialization and deserialization

Questo e’ l’abstract:

An object instance is serialized to a serial format, such as an eXtensible Markup Language (XML) document, based on a mapping between an arbitrary annotated source code file and a schema. The arbitrary annotated source code contains at least one programming type that describes a shape of an object instance and the schema describes a format of a document having a serial format. The mapping defines a correspondence between the shape of the object instance and the format of the document having the serial format.
Subsequently, an object instance is converted to the serial format by converting public properties, public fields and method parameters of the object instance to a document having the serial format based on the mapping. Once the mapping is defined, an XML document can also be converted to an object instance based on the mapping.

Per vedere le reazioni suscitate in giro per la Rete ecco qualche link:

-> Microsoft Patents Under Fire

The patenting strategy employed by Microsoft has come under fire as of late as many professionals have expressed ‘anger’ at a recent patent granted to Microsoft for converting objects into XML. Several commentators have noted that this continues a trend of what is perceived to be a lack of general knowledge about how information technology works exhibited by the U.S. Patent Office.

-> Prior art needed: Microsoft patents XML Serialisation
Persino un dipendente MS ne e’ scioccato:

I can’t believe that there isn’t prior art for this…

E qui la cosa interessante e’ che viene messa in discussione ancora una volta la professionalita’ dell’Ufficio Brevetti americano:

-> Microsoft defends its patents

XML was born as a particular format for data storage. A programming object is made up of data. Where is the patentable ‘innovation’ in using XML for the purpose it’s born for?” said one reader.

Software developer Roderick Klein laid the blame at the door of the US patent office. "**It just seems people who review patents at patent offices seem to have no skill sets at all when it comes to IT... when you see the incredible amount of crap that gets approved**," said Klein.

Sembra tutto troppo folle per esssere vero,no? Mah…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento