Non mi addentro sulla questione del nucleare, non ne ho le energie in questi giorni…
-> Nucleare - 4 - Antropologia del dibattito
Cmq mi ha colpito davvero questo pezzo, caro Luca:

**L’informazione dei media tradizionali ha perso per un lungo periodo la capacità di distinguersi dalla comunicazione. **Per questo sono felice che sia nato lo spazio dei blog dove incontro amici e conosco persone che tentano di superare questa difficoltà. Costituiscono una piattaforma di informazione concorrenziale con i media tradizionali e li spingono nella direzione giusta. Non basta, certo. Ma è un passo importante.

Non basta perché i blog sono adattissimi anche ai radicalismi più spinti. E perché anche nei casi migliori non riescono ancora a generare uno spazio pubblico vasto e sintetico. Ma senza questo passo non saremmo qui a scambiarci idee e tempo. Tutto questo segnala, se non altro, che la ricerca della felicità ha certamente più a che fare con la generosità che con i tabù.

La domanda vera, a questo punto e’ come coniugare al massimo il lavoro e questa valvola di sfogo che ci unisce ( la condivisione tramite i nuovi media ) e che aumenta l’umanita’ del sistema in cui stiamo vivendo…

L’economia del Dono e’ trasversale e si sta diffondendo: non e’ ancora semplice da capire, ma sono convinto che sia la strada giusta.
Si sposta la creazione del valore aggiunto: siamo sempre piu’ orientati alla conoscenza, come servizio e come valore intrinseco del nostro lavoro.

**Migliorare il nostro senso di felicita’, e il nostro stile di vita, nonche’ il nostro essere uomini.
Che lavorano, certo.

Ma che vogliono anche riprendere il controllo sulla propria felicita’.**

Ho aperto un blog che portera’ avanti qc del genere, in inglese, su un’area che considero appropriata…
-> Some thoughts… and a

A breve mi servira’ un mylife aggregator, in modo da facilitare l’aggregazione della mia identita’ digitale…
[ non male come idea nemmeno questa, me la segno… ]

Intanto delle puntate passate in tema…
-> L’etica della Rete, Nash docet…
-> Qualche libro…
-> Etica hacker e la nostra societa’

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[ crosspost su VoIT ]

[ Un percorso iniziato qc post fa ( questo e quest’altro ) ]

Facciamo un piccolo sunto della situazione; chi mi pare degno di nota, per iniziare:

La SMAU e’ sempre stata la fiera dell’ICT italiana: le novita’ e le innovazioni sia per il consumer che per il business passavano di la’…

E’ strano vedere le pubblicita’ di quest’anno in merito: scordatevi il passato

E’ proprio vero: in tutti i sensi pero’… Continua a leggere

Interessante opinione riguardo a SMAU:
-> Smau 2006

Ancora una volta l’Italia risulta essere l’ultima della classe, chiudendo troppo spesso i battenti a queste fiere giustificandosi con il fatto che “le fiere sono inutili per il consumatore, ormai esiste internet come mezzo principale“. E se da un lato possiamo essere anche d’accordo con tale ipotesi, dall’altro non riusciamo più ad avere un contatto fisico con aziende e grandi brand del settore in costante crescita, solo un mucchio di bit e siti da visitare, è davvero il futuro?

Io aggiungo anche al fatto che il Web italiano e’ ancora molto vicino all’idea di sito vetrina, sito brochure… e si ha poca consapevolezza nelle possibilita’ dei nuovi media…

Anche perche’ sono un rischio: la nuova capacita’ comunicativa del consumatore fa paura, non ci sono santi…

A livello organizzativo quindi, come gia’ avevo parlato, SMAU sta giocando col fuoco… Vedremo i risultati…
Siamo a pochi giorni dal suo inizio e della parte E-Life assolutamente non si parla: a questo punto e’ tutto assolutamente voluto…

Fortunatamente qualcuno muove le acque…

Per esempio ecco l’ottima iniziativa di Blogosfere.it:
-> Convegno Blogosfere a Smau 2006: “Blog e Informazione: quali opportunità per le aziende?”
-> Conversazioni sull’innovazione
-> Blog e aziende a SMAU 2006

Davvero un’ottima occasione per sentire e incontrare anche fisicamente il caro Luca De Biase, al quale consiglio la lettura in tema di felicita’ ed economia sostenibile questo ottimo libercolo:
-> Decrescita felice di Editori Riuniti

[ una riflessione piu’ ampia su queste tematiche e non solo, in questo vecchio post… ]

Oltre ovviamente a tante altre personalita’ che leggo da tempo, e che ancora non ho avuto il piacere di conoscere…

Sara’ sicuramente molto interessante…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento