Ho appena scovato un tool molto bello per giocare su due temi fondamentali del Web:

  • utente
  • interattivita’

Si chiama Co-link
In pratica cos’e’:

The creative and associative personal reading does not reflect back on the text being read.Co-link project, conceived by Alex Primo and programmed by Ricardo Araújo, aims to surpass those limits, fostering the participatory creation of hypertexts.

This technology was developed with the objective of letting any interactant create new associative links in a pre-existent text and/or add new destinations to a previous link.

L’idea e’ quindi di riuscire ad inserire un tool automatico a lato server in modo da facilitare l’inserimento di link correlati ad un link pre-esistente non solo dal creatore della pagina web, ma anche e SOPRATTUTTO dai suoi lettori…

In pratica quello se volete che possono fare i wiki ma in modo piu’ semplice e piu’ determinato…

Le differenze rispetto ai link “normali” potrete leggerle qui:

-> Conventional links and links with co-link technology: a comparison
Qualche estretto interessante e’ questo:

Links may be edited by any interactant. Hypertextuality is opened to collective writing.
E questo e’ positivissimo, a mio parere…

Come tutto questo possa sposarsi con RDF lo vedremo: chi vuole puo’ iniziare a scrivere qualche idea…

Intanto vediamo gli usi siggeriti dal sito stesso:

Co-links technology could contribute for what George Landow calls the blurring of the frontier between reader and writer in Web. The author’s power would be shared with the page visitors, as an invitation to collaboration. Taking this for granted, and considering Steven Johnson’s argument that hypertext follows a centrifugal path — pushing readers away—, it could be now pointed that co-links technology could stimulate a centripetal movement, attracting the collective inclusion of new pointers.
t is supposed that this system could be of particular interest to educational and research projects and to the so-called virtual communities

Per i dettagli tecnici e’ un software GPL basato su PHP e MySQL….

Riflessioni sulla Rete

Vedere l’utilita’ e la bellezza di un tool del genere mi rende ottimista: qualcuno per fortuna ancora c’e’ che usa le potenzialita’ della Rete

Quello che a volte dimentichiamo e’ proprio questo: la Rete vince perche’ in realta’ e’ una Rete fatta di persone e questo periodo dove la tecnologia inizia a far vedere quello che puo’ aiutare nelle “reti sociali“ e’ qualcosa di magico…
Iniziare a lavorare per creare tools sempre piu’ semplici e intuitivi per “interagire” con i contenuti ci portera’ davvero avanti in modi tutt’ora nemmeno immaginabili.

E soprattutto mai dimenticare una cosa che i media tradizionali sono portati a farci pensare: la forza della Rete sta tutta nella sua decentralita’ e nel fatto di rendere importante la “periferia”, cioe’ di far sentire la voce anche ai piccoli nodi…

Quello che stanno cercando di inculcarci anche con la banda larga e’ invece di centralizzare questo mezzo e togliere il potere ai nodi creando una simil-tv sempre meno interattiva: maggiormente controllabile e meno democratica, se vogliamo…

Su questo tema ci tornero’ sicuramente, ma e’ fondamentale capire che la Rete si fonda sulla nostra interazione e facilitarne l’accesso e l’uso anche ai non addetti e’ compito primario di noi tecnici.

Su questi temi per chi volesse approfindire il sito di Gandalf fa proprio al caso vostro: troverete delle vere e proprie perle di saggezza, ve l’assicuro :)

Mai dimenticare che la Rete e’ fatta di persone, le tecnologie impiegate sono il mezzo e non il fine…

Riferimenti:

-> Co-links

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Dopo praticamente due mesi di vita, e’ gia’ iniziata la piaga dello SPAM nei commenti…

Una cosa della quale avevo solo sentito parlare, e che da adesso in poi sara’ parte anche di questo blog: ma per fortuna nel frattempo e’ stato fatto parecchio per combattere questa piaga…

Infatti Wordpress dalla versione **1.5 **( quella che vedete ) ha integrato di default un piccolo automatismo e un efficace controllo dello spam nei commenti…almeno per quello che ho visto fin’ora…

Ci sono due questioni in gioco qui:

  • l’inserimento dell’attributo rel=’nofollow’ nei link inseriti nei commenti
  • un motore integrato di controllo automatico dei commenti inseriti ( nonche’ della moderazione )

Parliamo del famoso nofollow:

E’ il frutto di una cooperazione tra motori di ricerca attorno a fine gennaio…

Nei links interni ai commenti e’ ora possibile associare un attributo nuovo, rel=”nofollow” appunto per fare in modo che i robots automatici dei motori non indicizzino tale contenuto.

Questo per il PageRank di Google ad esempio e’ un modo per rendere ininfluenti ai fini del ranking tecniche simili: infatti lo scopo di questo spam e’ far salire di ranking i siti in oggetto aumentandone i links in entrata.

Il fatto che tutti i motori siano stati d’accordo nell’implementare tale trucchetto e’ sintomo anche dell’importanza della lotta contro lo spam da parte di tutti i soggetti coinvolti…

L’altro tool inserito in Wordpress e’ la moderazione dei commenti, non solo per tutti i commenti ma anche per quei commenti che rientrano in certe categorie…
Ad esempio quei commenti che hanno un num di link superiore ad un limite personalizzabile, oppure quelli che contegono determinate parole chiave…

Il problema nasce pero’ per il fatto che di DEFAULT il nofollow e’ attivo e non e’ possibile disattivarlo se non installando dei plugins esterni…

In effetti se il blog viene seguito costantemente eventuali commenti spammatori sfuggiti ai limiti imposti posso essere rimossi in breve tempo provocando quindi pochi danni…

e in tal modo si premia sempre chi commenta aumentandone il ranking…

Altrimenti potremmo avere l’effetto che nessuno piu’ commenti i post, visto che non ne ricaverebbe visibilita’.

A breve mettero’ un plugin per disattivare tale opzione:

basta avere il blog sotto controllo…

Riferimenti:

-> The no-follow agenda

-> Nofollow, un tag html per battere lo spam sui blog

-> Blog spam, adesso basta!

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Nel post precedente ho introdotto alcune tematiche molto interessanti…

Ma alla domanda: cosa ci aiutano a fare questi tags? .. cosa si risponde?

Ho letto questo post del tale che ha sviluppato il plugin per Wordpress sui tags e tutto mi e’ parso chiaro…
L’originale in inglese e’ questo:
-> Tagged knowledge

In pratica ancora non e’ chiaro come noi riusciamo ad apprendere e come funziona l’intelligenza a livello dettaglliato…

Ma una cosa la sappiamo: la conoscenza si basa sull’esperienza e sull’accrescimento delle nozioni che abbiamo in base alla nostra continua esperienza

Pero’ a volte dimentichiamo le cose: per esempio andiamo in biblioteca a prendere un libro e ci dimentichiamo di riportarlo prima della scadenza…

Poi in giro con gli amici salta fuori un discorso che riporta al tema del libro e zac…
Ecco che ci viene in mente il libro e della scadenza dimenticata…

Abbiamo fatto un’associazione trasversale tra le informazioni in base alla nuova esperienza appena vissuta…

Questo e’ in pratica il nostro modo di mettere in relazione la nostra conoscenza e i fatti che sappiamo. Una modalita’ non creata a priori e trasversale.

L’uso dei tags in effetti sortisce lo stesso effetto.

Quando scrivo un post e lo metto in certe categorie, gli associo anche dei tags…
Se un giorno voglio vedere tutti i riferimenti rispetto ad un certo tag ( e quindi ad un concetto ) riusciro’ a visualizzare come per magia tutti quei passaggi trasversali che posso dimenticare..

Fantastico,no?

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento