In questi giorni sto leggendo un libro che per molti versi e’ fondamentale, e nel quale mi ritrovo molto:
-> Il computer invisibile
In pratica le idee che vi si possono trovare sono il buon senso nel capire la tecnologia…
Per molti versi simili a quelle di gandalf.it…
Ci sono cose che la tecnologia ci dovrebbe permettere e che invece sono state perse per strada nella follia dell’evoluzione della tecnologia stessa: tra queste cose vi sono anche le finalita’ primarie degli oggetti che usiamo quotidianamente.
Partiamo dal computer.
In generale il computer dovrebbe fare queste cose, al di la’ degli orpelli grafici e quant’altro…
- fornire un mezzo di registrazione della conoscenza, duttile e flessibile per facilitare la nostra vita
- favorire le attivita’ quotidiane e quelle ripetitive, dandoci la possibilita’ di fare in minor tempo molte cose noiose, lasciandoci il tempo per dedicarci a quelle cose veramente importanti
- facilitare il reperimento e la ricerca di informazioni, sia in Rete che nel pc stesso
- essere nella sua evoluzione sempre piu’ semplice e trasparente nell’uso
Ora, io pretendo che alcune cose fondamentali nello sviluppo della tecnologia diventino scontate:
salvare i dati deve essere una cosa ormai scontata per il computer stesso, l’utente non dovrebbe nemmeno pensarci e nemmeno vedere la procedura di salvataggio ormai…
Tipo :
-> IntegrityIsJobOne
For any computer program that offers to record my knowledge,** integrity is job one**. No other feature matters if, after 20 minutes of editing, it crashes and throws away my work.
Si dovrebbe lasciare il computer stesso a governarsi, e non noi a dover sempre imparare come usarlo e come gestirlo: la tecnologia e’ un mezzo e non un fine.
Invece sappiamo molto, troppo bene che oggi non e’ certo cosi’.
E per tanti motivi.Troppi motivi.
Uno meno logico dell’altro.
Nei prox giorni un piccolo elenco di quello che penso.