Ho appena scoperto un paio di cosette interessanti e molto ma molto appetibili…

Internet come sempre vince o almeno si difende bene nel rispettare le nostre liberta’ individuali…

Qualcuno ha pensato bene di creare un modo semplice di diffondere materiale tramite Bittorrent ( ovviamente in modo legale ): installando infatti sul proprio dominio questo programma: Blog torrent :)

Un modo notevole di alleggerire i costi della banda dei domini stessi,no?

Altra notizia ancora piu’ potente a mio avviso: e perche’ non creare una piattaforma open di TV digitale a canali tematici azzerando i costi di trasmissione usando proprio la rete BitTorrent come mezzo?

Sembra proprio che tra qualche mese potremo inviare in broacast le nostre trasmissioni senza spendere cifre folli per la banda: Internet TV is Open and Independent

Quello che manca e’ creare i contenuti,ma quelli arriveranno: il bello e’ che puoi sottoscrivere i canali usando proprio RSS.. stupefacente :)

A breve alcune considerazioni sulle implicazioni di una tale tecnologia…

Altro che digitale terrestre!!!

Riferimenti:

-> Internet TV is Open and Independent
-> Blog torrent - The simplest way to post and track torrents on any website.

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Se vi domandano a quale tra queste 3 cose potreste rinunciare,
cosa rispondereste?

  • televisione
  • cellulare
  • computer

La notizia e’ che molti dovendo scegliere rinunciano alla televisione… il nostro amato tubo catodico…

Be’ in effetti con il crollo di qualita’ che ha avuto negli ultimi anni puo’ anche essere una motivazione: ecco alcune considerazioni sulla televisione di oggi… ( condivisibili o meno e’ ovvio )

  • poche prime visioni: la sera ormai la guardo raramente in prima serata, e con l’avvento del dvd e dei lettori a basso costo e’ molto meglio noleggiarsi un film che guardarne uno in tv.. senza pubblicita’ e qualita’ diversissima.. e un titolo recente
  • programmi quasi tutti uguali e che si copiano a vicenda, poche novita’ e quelle poche innovazioni sono dei target esteri copiati pari pari..* unici programmi di un certo spessore ad orari folli ( dalla seconda serata in poi ) oppure a orari tipo le 15 del pomeriggio… ( dai telefilm interessanti, tipo Friends a Mediamente )
  • i programmi generalisti tipo “Domenica in“ e la controparte Mediaset ormai hanno toccato il fondo: non parlano di nulla, ci sono sempre le stesse persone “non” famose ( soprattutto dalla parte Mediaset ) che girano tutto il palinsesto.. un incubo insomma
  • programmi truffaldini e quiz uguali alle stesse ore in piu’ canali: ma questa e’ liberta’ di scelta?* tendenza ad usare la comicita’: una delle poche cose che ritengo positive.. il dilagare di Zelig e Colorado Cafe’, l’ottimo Camera Cafe’, e Love Bugs… novita’ godibilissime e che ritengo una delle poche cose positive della tv di questi anni
  • alcuni programmi culturali presenti in molte reti risultano ben fatti e molto interessanti: un plauso per essere un granello di sabbia nel deserto
  • circolo vizioso: si sta creando una sorta di circolo per gli stessi personaggi ( vecchi e nuovi ) con i reality show dei VIPS… una cosa spaventosa: ma d’altronde siamo itailiani e il gossip e’ il nostro pane quotidiano,no?

E adesso passiamo al Web, vediamo Panorama che dice:

-> Il web appassiona sempre più

Gli italiani si dividono tra analfabeti informatici e interessati alle possibilità della rete. Solo il 9%, secondo il Rapporto 2005 dell’Osservatorio Aie, dichiara di non connettersi mai.
Secondo gli insegnanti, i linguaggi dei computer favoriscono l’apprendimento degli studenti.

Oppure ancora questo, tratto da uno studio ISAE:

Si stabilizza nel 2004 la diffusione di pc e collegamenti Internet; aumento dei beni per la casa e per l’intrattenimento personale.
[…]

Per quanto riguarda i personal computer, si è stabilizzata la loro diffusione (nelle case della metà degli intervistati) e dei collegamenti Internet (utilizzati dal 40% del campione)

insieme a questi dati tratti da un rapporto del Censis del 2004:

In Italia Internet “pervade tutti gli altri mezzi di comunicazione” ma** quasi tre italiani su quattro non si connettono mai**. Il motivo? La maggioranza di loro (74%) non sa usare il computer.

Dati a dir poco contrastanti: sintomo anche che una buona fetta della gente che naviga non ha molto le idee chiare su quello che sta facendo…

Ed ecco il dilagare di virus e spam: questo e’ uno dei motivi “sociali“…

Ci sono aspetti che sara’ interessante approfondire… appena trovo il tempo :)

Pubblicita’ e comunicazione

E’ probabile che studi come questo inizino a fare paura: la pubblicita’ tuttora ha la maggiore concentrazione nella televisione e questo mezzo e’ l’unico centralizzato e quindi maggiormente controllabile… a differenza di Internet che cerca di essere imbrigliato ma che per sua stessa natura e’ decentralizzato e al di fuori della comprensione delle attuali classi di potere…

La mia paura e’ lo spostarsi della pubblicita’ dalla televisione a mezzi molto piu’ personali come il cellulare.. bisognera’ stare molto attenti a fare muro compatto contro una maggiore lesione della nostra privacy…

Per dirne una: in questi giorni sta creando non poco scompiglio la questione degli SMS della protezione civile… giusto oppure no il loro invio?

Il problema e’ che non ci viene offerta la liberta’ di scegliere: se io mi ritengo informato e autosufficiente e non voglio piu’ ricerverne nel futuro, come togliere la mia iscrizione a tale servizio?

E questo aldila’ della pubblica utilita’ dell’occasione: non bisogna consolidare un trend che poi sarebbe tragico… sperando sempre che le compagnie non facciano certo pagare lo Stato per questi servizi, che dovrebbero usare le trasmissioni broadcasting della rete stessa…

Gia’ il fatto della “trasparenza“ delle tariffe mobili e il prezzo MAI SCESO degli SMS sono un motivo di poca fiducia nel nostro “libero” mercato…vi sembra normale?

Ok ammortizzare il costo dell’infrastruttura, ma adesso mi pare troppo… almeno dimezzare il costo degli sms,no?

Riferimenti:

-> La strana dedica di Bersani “Alla peggiore televisione”

-> Studio ISAE: metà degli italiani ha un pc a casa, il 40% è collegato ad Internet

-> Computer difficile per 74 italiani su 100

-> Trend/ I cellulari supereranno le tv come media preferito dalla pubblicità

-> Il web appassiona sempre più

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Per fortuna seguo poco la televisione e negli ultimi tempi anche la cronaca estera.

Ma dinanzi a certe cose rimango a dir poco allibito.

Sembra che pochi si rendano conto che siamo persone in grado di collegare fatti e parole dette in tempi diversi: purtroppo i fatti sembrano dicano il contrario…

Un po’ di riferimenti :

-> Perchè è così facile mentire?
-> LA MIA VERITA’di Giuliana Sgrena
-> Quanti morti causerà il riscatto per Giuliana?

Oltre alle parole della Sgrena gli altri sono di persone che leggono e pubblicano sul Barbiere della Sera, un portale di commenti alle notizie molto interessante…

L’ultimo chiude il cerchio: a me pare anche quello che getta le maggiori luci su tutta la vicenda…

Strano: il riscatto pagato per liberare Giuliana Sgrena non viene quasi mai citato negli articoli di questi giorni. E quando se ne parla, lo si fa di sfuggita, come di un dettaglio trascurabile. Eppure, il pagamento di un riscatto è stato il mezzo tramite il quale la collega Sgrena è stata liberata. Perché questa rimozione?

Infatti questo non mi pare proprio un dettaglio che si possa dimenticare…

Ma si sa che qui da noi basta continuare a negare anche l’evidenza tanto nessuno se ne accorge.. molto triste come approccio…

La verità che nessuno vuole dire è che abbiamo finanziato il terrorismo, che ci siamo resi responsabili della morte imminente di molte persone per salvarne una.
Non solo: abbiamo tradito i nostri alleati americani ed inglesi, i quali non hanno mai, dico mai, sganciato un solo centesimo ai terroristi e si sono visti infatti recapitare i famosi video con i loro connazionali sgozzati o fuciliati.

Su questo anche se e’ un po’ forte mi trovo d’accordo… e quali alternative avevamo?

E’ interessante osservare come anche il governo italiano avesse adottato all’inizio la stessa strategia di americani ed inglesi. Quando rapirono Stefio, Agliana, Cupertino e Quattrocchi, Berlusconi reagì con sprezzo del pericolo con una frase tipo: io con i terroristi neanche ci parlo. Fini se ne andò addirittura in vacanza, mi pare nel Mar Rosso.

Poi i terroristi, grazie alle ardimentose parole del nostro premier, hanno messo una pallottola in testa a Quattrocchi. E le cose sono cambiate con una rapidità tutta italiana. Berlusconi si è terrorizzato, Fini è rientrato dal Mar Rosso, i servizi italiani hanno cominciato a battere l’Iraq carichi di dollari alla ricerca dei tre superstiti.

In effetti non ci avevo mai fatto caso: sarebbe interessante vedere una statistica ufficiale per verificare il tutto…

ma a memoria non mi pare di ricordare inviati inglesi o americani liberati…

E come al solito ecco come finisce:

Noi con una mano teniamo buona Nassirya agli USA, con l’altra finanziamo la guerriglia o, come amano dire i nostri governanti, i terroristi nemici della democrazia. Non c’è da stupirsi se gli americani non ci hanno fatto trovare la banda musicale sulla via dell’aeroporto di Bagdad, ma un plotone d’esecuzione.

Alcune cosette le suscitano o no queste parole?

Ma riuscire a far pesare i fatti e la verita’ possibile che sia cosi’ difficile?

Una trasparenza delle informazioni non dovrebbe essere una delle cose che una democrazia in quanto tale dovrebbe avere?

A volte mi fa paura tenermi informato…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento