Riprendo velocemente la questione per segnalare un ottimo articolo che ricostruisce la battaglia mediatica intorno alla vicenda:
-> Fallujah, una battaglia mediatica

La cosa quanto meno curiosa e’ quanto poco risalto ha avuto nei nostri telegiornali e nei nostri talk show e quanto risalto abbia avuto all’estero: ma mi dimenticavo che da noi fa piu’ successo il gossip che una vicenda come questa… [ alcuni miei pensieri ]

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AGGIORNAMENTO**: a dir la verita’ proprio stasera al tg1 hanno parlato del fosforo bianco e della risposta della Rice che tende a minimizzare… oltre ad aver fatto pubblicita’ del libro di Vespa.. su un tg!! mah…

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Riuscire a leggere cosa dicono della situazione italiana e di quello che accade qui da noi dalle fonti estere risulta molto interessante, ma anche filtrare l’informazione nazionale non fa male…
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Aumentare il numero di fonti e’ sempre un’ottima cosa: l’ultima iniziativa e’ quella piu’ complessa e opinabile e controversa, ma molto interessante e da approfondire sicuramente…

Intanto pero’ vorrei citare l’editoriale dell’Internazionale di questa settimana perche’ fa riflettere, perfettamente d’accordo con quanto si dice…
al di la’ della posizione politica di ciascuno sembra che dei problemi veri non si parli per la nostra classe dirigente…

È una tecnica molto semplice. Il linguista americano George Lakoff ci ha scritto pure un libro (che la nostra casa editrice, Fusi orari, sta per pubblicare): se qualcuno ti dice di non pensare a un elefante, diventa impossibile non pensarci. Ormai l’agenda politica italiana è così, determinata e controllata dalla destra, che ne decide temi, tempi e modi. E la sinistra arranca con il fiatone. Forse è arrivato il momento di respingere quest’agenda, di proporne un’altra, e magari di rifiutarsi di prendere in considerazione i temi imposti dalla destra. Cominciamo da noi, dalla nostra vita di tutti i giorni, parlando solo delle vere urgenze, di persone, posti e fatti realmente importanti. E quanto al resto, diciamo basta. La legge 194 sull’interruzione di gravidanza? Non solo non è in discussione, ma ci rifiutiamo perfino di parlarne, come non c’è bisogno di parlare del fatto che d’inverno fa freddo. Punto. - Giovanni De Mauro

Lasciatemi gettare un sasso nello stagno: in questi giorni di freddo sembra di essere al Polo a sentire i media, e invece siamo solo in inverno [_ o quasi_ ] : strano ma vero…

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Dicevo in un altro post dell’importanza per le aziende di capire che alla lunga e’ il marketing sano a vincere, mai come adesso che con i nuovi media anche il cliente puo’ far sentire la propria voce…

E in piu’ ci sono diversi fattori: il vecchio passaparola era fastidioso ma limitato e non ne rimaneva traccia…
Oggi con i blogs [ ma non solo ] invece possiamo tenerne traccia e soprattutto la visibilita’ e’ ben diversa: questo in teoria da’ maggior potere a noi poveri consumatori…

E’ ancora quello che penso: il fatto e’ che ci possono essere degli ostacoli anche belli grossi, ma alla fine se l’utenza e quindi i blogger fanno blocco in certi casi eclatanti si puo’ veramente farsi sentire

E’ il caso di Giuseppe Mayer: ne sono venuto a conoscenza via Mantellini
Raccontare il fatto sarebbe troppo lungo, quindi giro il testo di Mantellini stesso:

Ed alla fine di una lunga discussione nata da un post polemico di Giuseppe Mayer, proseguita sul blog di Gaspar e terminata qui con questo brillante post di Simone Lovati, pare che l’azienda torinese Ediprint di cui Giuseppe era scontento, aprira’ un blog. Meritano un link, sperando che le ipotesi di querela siano definitivamente accantonate.

I punti interessanti sono diffamazione != verita’ e la reazione sociale della blogosfera
una applicazione sociale del nuovo farsi media forse?

..il ritorno del vecchio adagio “l’unione fa la forza“ ? :)

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento