Viviamo in una realta’ a volte molto sbagliata e dove di continuo siamo vittime di soprusi e truffe anche legalizzate, ma fino ad oggi non era facile far sentire la nostra voce o informarci: oggi grazie alla tecnologia possiamo farci sentire….

Ora e’ chiaro che la cosa e’ una provocazione, ma allo stesso tempo e’ una proposta per cambiare qualcosa: ora volendo i mezzi per fare qualcosa li abbiamo..

Anche Beppe Grillo l’ha capito da tempo, anche se purtroppo il suo blog non sfrutta certo tutte le potenzialita’ del mezzo… non e’ aperto ad altri autori e nei commenti non ci sono mai risposte dirette del comico genovese… ma ha capito quanto puo’ essere diretto un blog…

AGGIORNAMENTO: in realta’ il caro Beppe si e’ accorto di alcune lamentele e ha risposto in un post: Grazie:
in ogni caso grazie anche a te Beppe che informi su verita’ sempre scomode!!

Il bello di tutto questo e’ che alcuni lettori del blog stesso lo hanno capito e hanno voluto creare uno spazio in stile wikipedia per far sentire la propria voce:

-> Grillopedia

Grillopedia è un sito di scambio e ricerca sulle verità nascoste o per approfondire temi di interessere comune, per il bene dell’umanità. Grillopedia è la banca del pensiero, una banca di dati e di idee e di tutto quello che vogliamo creare.

Ricostruire certe verita’ o semplicemente discutere di alcune faccende “sporche“ non fa certo male: una specie di piazza dove confrontarsi e confrontare le realta’ e le menzogne che ci circondano…

Riferimenti:

-> Benvenuto a Grillopedia.com
-> BeppeGrillo.it

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Se vi domandano a quale tra queste 3 cose potreste rinunciare,
cosa rispondereste?

  • televisione
  • cellulare
  • computer

La notizia e’ che molti dovendo scegliere rinunciano alla televisione… il nostro amato tubo catodico…

Be’ in effetti con il crollo di qualita’ che ha avuto negli ultimi anni puo’ anche essere una motivazione: ecco alcune considerazioni sulla televisione di oggi… ( condivisibili o meno e’ ovvio )

  • poche prime visioni: la sera ormai la guardo raramente in prima serata, e con l’avvento del dvd e dei lettori a basso costo e’ molto meglio noleggiarsi un film che guardarne uno in tv.. senza pubblicita’ e qualita’ diversissima.. e un titolo recente
  • programmi quasi tutti uguali e che si copiano a vicenda, poche novita’ e quelle poche innovazioni sono dei target esteri copiati pari pari..* unici programmi di un certo spessore ad orari folli ( dalla seconda serata in poi ) oppure a orari tipo le 15 del pomeriggio… ( dai telefilm interessanti, tipo Friends a Mediamente )
  • i programmi generalisti tipo “Domenica in“ e la controparte Mediaset ormai hanno toccato il fondo: non parlano di nulla, ci sono sempre le stesse persone “non” famose ( soprattutto dalla parte Mediaset ) che girano tutto il palinsesto.. un incubo insomma
  • programmi truffaldini e quiz uguali alle stesse ore in piu’ canali: ma questa e’ liberta’ di scelta?* tendenza ad usare la comicita’: una delle poche cose che ritengo positive.. il dilagare di Zelig e Colorado Cafe’, l’ottimo Camera Cafe’, e Love Bugs… novita’ godibilissime e che ritengo una delle poche cose positive della tv di questi anni
  • alcuni programmi culturali presenti in molte reti risultano ben fatti e molto interessanti: un plauso per essere un granello di sabbia nel deserto
  • circolo vizioso: si sta creando una sorta di circolo per gli stessi personaggi ( vecchi e nuovi ) con i reality show dei VIPS… una cosa spaventosa: ma d’altronde siamo itailiani e il gossip e’ il nostro pane quotidiano,no?

E adesso passiamo al Web, vediamo Panorama che dice:

-> Il web appassiona sempre più

Gli italiani si dividono tra analfabeti informatici e interessati alle possibilità della rete. Solo il 9%, secondo il Rapporto 2005 dell’Osservatorio Aie, dichiara di non connettersi mai.
Secondo gli insegnanti, i linguaggi dei computer favoriscono l’apprendimento degli studenti.

Oppure ancora questo, tratto da uno studio ISAE:

Si stabilizza nel 2004 la diffusione di pc e collegamenti Internet; aumento dei beni per la casa e per l’intrattenimento personale.
[…]

Per quanto riguarda i personal computer, si è stabilizzata la loro diffusione (nelle case della metà degli intervistati) e dei collegamenti Internet (utilizzati dal 40% del campione)

insieme a questi dati tratti da un rapporto del Censis del 2004:

In Italia Internet “pervade tutti gli altri mezzi di comunicazione” ma** quasi tre italiani su quattro non si connettono mai**. Il motivo? La maggioranza di loro (74%) non sa usare il computer.

Dati a dir poco contrastanti: sintomo anche che una buona fetta della gente che naviga non ha molto le idee chiare su quello che sta facendo…

Ed ecco il dilagare di virus e spam: questo e’ uno dei motivi “sociali“…

Ci sono aspetti che sara’ interessante approfondire… appena trovo il tempo :)

Pubblicita’ e comunicazione

E’ probabile che studi come questo inizino a fare paura: la pubblicita’ tuttora ha la maggiore concentrazione nella televisione e questo mezzo e’ l’unico centralizzato e quindi maggiormente controllabile… a differenza di Internet che cerca di essere imbrigliato ma che per sua stessa natura e’ decentralizzato e al di fuori della comprensione delle attuali classi di potere…

La mia paura e’ lo spostarsi della pubblicita’ dalla televisione a mezzi molto piu’ personali come il cellulare.. bisognera’ stare molto attenti a fare muro compatto contro una maggiore lesione della nostra privacy…

Per dirne una: in questi giorni sta creando non poco scompiglio la questione degli SMS della protezione civile… giusto oppure no il loro invio?

Il problema e’ che non ci viene offerta la liberta’ di scegliere: se io mi ritengo informato e autosufficiente e non voglio piu’ ricerverne nel futuro, come togliere la mia iscrizione a tale servizio?

E questo aldila’ della pubblica utilita’ dell’occasione: non bisogna consolidare un trend che poi sarebbe tragico… sperando sempre che le compagnie non facciano certo pagare lo Stato per questi servizi, che dovrebbero usare le trasmissioni broadcasting della rete stessa…

Gia’ il fatto della “trasparenza“ delle tariffe mobili e il prezzo MAI SCESO degli SMS sono un motivo di poca fiducia nel nostro “libero” mercato…vi sembra normale?

Ok ammortizzare il costo dell’infrastruttura, ma adesso mi pare troppo… almeno dimezzare il costo degli sms,no?

Riferimenti:

-> La strana dedica di Bersani “Alla peggiore televisione”

-> Studio ISAE: metà degli italiani ha un pc a casa, il 40% è collegato ad Internet

-> Computer difficile per 74 italiani su 100

-> Trend/ I cellulari supereranno le tv come media preferito dalla pubblicità

-> Il web appassiona sempre più

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Impossibile non dire due parole in merito: ho trovato diverso materiale per riflettere un attimo sulla pochezza mediatica di questi giorni e su come la televisione stia sfruttando un evento tragico senza il minimo rispetto.

Io mi ritengo fortunato a vederne veramente poca e non so come stanno reagendo quelli che invece la seguono con continuita’: spero riescano a reggere…

La morte del Papa mi ha colpito profondamente come credo tutti, ma la cosa che piu’ mi rattrista e’ lo sfruttamento che la televisione ne sta facendo per gli ascolti e altre finalita’ che definire secondarie e’ dire poco…

Ho raccolto un paio di links a discussioni molto interessanti al riguardo, visto che io ho visto poco di questo bombardamento: posso dire che invece Raitre in questo caso si e’ comportato molto meglio di altre reti e che la trasmissione Ulisse sulla storia della basilica e’ stato un bel momento di televisione ( senza quasi nessun intervento pubblicitario in quasi 2 ore!! ).

Mi e’ parso un modo giusto per rispettare una morte gia’ tanto massacrata mediadicamente.

Vorrei iniziare con un post di CyberUrania, con la quale mi trovo totalmente d’accordo e condivido soprattutto la scelta di citare un libro che a breve cerchero’ di procurarmi…

Innegabile è il valore dei mass media. Ben usati, essi possono rendere un servizio inestimabile alla cultura, alla libertà e alla solidarietà. […] ma quanto diversi e contraddittori sono i messaggi che essi veicolano, influenzando in positivo o in negativo, le persone e le famiglie, i costume e la vita della gente!

Può essere che un campo così delicato resti privo di regole e di equilibrati orientamenti etici e morali?

[…] E’ una responsabilità che grava primariamente su quanti operano, a diverso livello, nel mondo dei media, oggi diventati straordinariamente potenti, ma coinvolge l’intera società civile, che non può essere destinataria passiva di ogni messaggio d’informazione“

( fine citazione dal libro)

Noi possiamo scegliere di non essere spettatori: non accendiamo la tv! Non nutriamo quel mostro della sua leccornia preferita, l’audience, ovvero i nostri ascolti!

Per quel che vale condivido tale consiglio, e anzi aggiungo di trovare il modo di farci sentire visto che ormai tranne molto poco la tv e’ tutta trash…

Altro post interessante e’ di InternetFolies, che parla del confine dell’informazione e del rispetto per la dignita’ umana ( tra la vicenda di Terri Schiavo e adesso del Papa ormai non si sa piu’ cos’e’ ).

E’ davvero il caso, per tutti noi che ci occupiamo di comunicazione, di **fare **-finalmente- un passo indietro.

Un post invece molto ben fatto e’ quello di Daveblog, che e’ riuscito a seguire parte dei telegiornali e degli speciali e ci da’ una loro “recensione”.. non certo positiva purtroppo…

Ma appunto, visto che qui parlo spesso di televisione, il day after devo rilevare che le 21.37 sono state l’anno zero posto tra la penosa e imbarazzata attesa e l’inizio del circo Togni. Il cabaret era cominciato ben prima, ma era come strozzato dall’imbarazzo: il Papa è morto ben oltre la quinta replica dei coccodrilli televisivi già preparati dieci anni fa, e alcuni anchor man non sapevano davvero più cosa mostrare.
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Studio Aperto ha sempre fatto delle interviste in piazza, sottolineate dalla musica pop e dal montaggio a membro di segugio, un must dell’intrattenimento deficiente.
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E arte, in un certo qual modo, ce l’ha mostrata anche **Fede, **su rete4: sensazionali i filmati sugli incontri tra il Papa e Berlusconi mostrati la sera del venerdì, come se si trattasse di un’investitura ufficiale, o della proclamazione del cardinale in pectore. E che dire di Vespa, che manda la pubblicità alle 21.36, poi torna in ritardo, fa alzare tutti in piedi e lancia il mega filmato celebrativo pronto chissà da quanto.
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..non dimentichiamo la sensibilità dell’Ansa, verso le 22.30: “Il Papa è morto, l’Ansa è stata la prima agenzia a dare la notizia a tutto il mondo”. Bravi, avete stappato lo spumante?

E ancora: un bell’intervento sul Corriere ( rubrica Italians ) sulla serieta’ di TG5, che ho sempre seguito poco… e quindi non saprei dire la differenza tra la conduzione di Mentana e Sposini…

Mi riferisco in particolare allo speciale in onda sabato sera su Canale 5, a cura di quello che fino a pochi mesi fa consideravo IL telegiornale. Il termine più gentile che può essere utilizzato per descrivere Lamberto Sposini e alcuni ospiti è “inadeguato”.

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In studio si è assistito ad un miserevole scambio di considerazioni politiche sul fatto che il Papa fosse a favore o contro Bush, se considerasse il Comunismo male assoluto o necessario (ed in questo la tua amica e collega Annunziata ha fatto la sua “buona” parte).
Non parliamo poi dell’assoluta incapacità di gestire collegamenti e audio: si è riusciti a riprendere o far ascoltare tutto quanto avrebbe dovuto rimanere dietro le quinte (commenti del regista sull’ordine dei servizi, gesti dei giornalisti, voci fuori campo, servizi “riavvolti”).
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Per fortuna la gente comune ha saputo essere migliore dei giornalisti, tranne i soliti imbecilli che salutavano sorridendo in video con l’orecchio al cellulare 30 secondi dopo l’annuncio della morte del Pontefice.

Chiudo cercando di sollevare un po’ i contenuti con un articolo lungo e molto completo ( gli ho solo dato un’occhiata ma a breve lo leggero’ ) sulla storia critica del pontificato scritta dai ReporterAssociati, che trovate qui:

-> Giovanni Paolo II è morto. Bilancio di un pontificato controverso

E naturalmente dal blog di Beppe Grillo una provocazione che condivido abbastanza, senza motivazioni politiche ha pero’ un fondo di verita’:

Perché la televisione e tanti giornali danno ora al silenzio del Papa uno spazio che non hanno mai dato alle sue parole?

Questo Papa criticò sia il comunismo sia il capitalismo, ma la televisione riportò solo la prima critica, tacendo la seconda.

Lui che il comunismo lo conobbe e combattè da vicino, disse in un’intervista a un ex-giornalista, ora deputato di Forza Italia, che non bisognava negare il granello di verità che anche il comunismo conteneva.

Erede di una Chiesa che condusse e legittimò per secoli l’invasione e gli stermini nel vicino Oriente, chiese scusa agli ebrei e ai musulmani per le colpe dei suoi predecessori.

“Mai più guerra”, disse il Papa tre volte in un discorso, condannando l’aggressione militare degli Stati Uniti e dei loro alleati all’Irak.

“O con Bush o con il Papa” titolò Famiglia Cristiana.

Eppure questo governo, che dice ogni giorno difendere i principi cristiani, ha scelto di stare con Bush, non con il Papa.

Perché ora che il Papa non può più parlare, le televisioni di questo governo lo usano per tappezzare l’intero palinsesto e per alzare gli ascolti agli spot pubblicitari?

Se avessero un minimo di rispetto per il Papa e per la sua avversione all’informazione commercializzata e alla dittatura dell’economia, sospenderebbero per un po’ tutti gli spot pubblicitari e al loro posto manderebbero in onda le sue parole.

Ho copiato l’intero post perche’ era breve, e perche’ non c’e il permalink al post stesso…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento