Alcuni posts da segnalare e da leggere:

-> vicenda Telecom Italia, riassunta molto bene da Luca De Biase e molto ben presente nel blog di Quintarelli: devo capire ancora bene tutto quanto…
-> Petrolio, picchi e Inghilterra e Russia, un paio di notizie non male… Senza contare la notizia di oggi: il nucleare per gli arabi
-> Sostenibilita’ e molto altro

Sulla vicenda Telecom, che dovro’ leggere con attenzione vista la mole di materiali, e’ interessante notare cosa dice il caro Mante:
-> L’ottimismo e’ il sale della vita

Della serie, forse e’ ora parlarne seriamente delle cose, senza difendere a spada tratta personaggi dal dubbio valore, come il Tronchetti Provera…
Mi trovo d’accordo con De Biase, quando dice che forse oggi gia’ il mettere in discussione questi personaggi sia un fatto positivo…
Sara’…

Mi ricordo gli anni Ottanta, quando i grandi capitalisti come Raul Gardini, Carlo De Benedetti, Gianni Agnelli erano intoccabili. Li circondava il consenso della stampa ufficiale. Quando all’inizio degli anni Novanta ho aiutato Marco Borsa a scrivere “Capitani di sventura”, fu un caso. E sicuramente un caso piuttosto isolato. Oggi ci sono molti ottimi giornalisti come Mucchetti, Pons e Oddo che non mancano di uscire con visioni critiche e documentate.

Ma la nuova stagione dell’informazione è sostenuta e alimentata costantemente dai blogger. Grazie a loro, credo, non si tornerà indietro.

Il vero problema e’ nel vedere i mass media sorvolare su questioni vitali come questa: ci sono tanti di quei elementi per costruire una vera e propria inchiesta…Mah…
Dalla televisione alla classica carta stampata: il cuore della gente non viene intaccato facilmente purtroppo…
Mettere nero su bianco certe vicende in Italia e’ molto complesso…

AGGIORNAMENTO: in effetti stamattina ne sento parlare parecchio, anche alla radio…
E sui giornali anche…
Un fatto positivo :)

Comunque un grazie a questi ottimi giornalisti, che ci fanno capire qualcosa di cosa accade, con professionalita’ e competenza.

Aggiungo un paio di link di ZeusNews:
-> Tronchetti è un kamikaze se vende la Tim
-> La Consob indaghi su Tronchetti

E un paio di notizie riguardanti settori piu’ tranquilli per la pressione, tipo il Semantic Web:
-> Flickr ha aggiunto il geotagging, e si va alla grande
-> Un blog pazzesco, con idee e segnalazioni da leggere tutte: OneBigWeb
-> immagine stupenda per spiegare il Semantic Web

Sulla vicenda Telecom Italia ci sarebbe da fare uno schema temporale, da quanto incasinata e’…
Vedremo di lavorarci…
Promesso :)

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Ritrovarsi nelle parole di due personalita’ che ammiro e leggo molto spesso e’ gratificante: ma non per questo mi rende felice, data la situazione…

Solo mi rende contento del fatto che, pur tenendo alta l’attenzione verso le novita’ del Web, e del Semantic Web… capisco, come molti altri, la necessita’ di addentrarsi ancora di piu’ in altri temi che pregiudicano la nostra vita, e che non possiamo piu’ ignorare…

Energia, sviluppo sostenibile e la consapevolezza che non possiamo piu’ vivere molto in questo sistema…

Siamo stupidi per non appassionarci invece tutti insieme al problema: e proprio qui si inserisce lo scritto di Giovanni Sartori e il commento ancora piu’ illuminante di Gandalf:
-> La stupidità sta crescendo?

Non cito nessuna riga per non decontestualizzarla: leggetelo, e’ breve…
Ma incisivo…

Attualmente due questioni ritengo fondamentali:

  • il discorso della Net Neutrality
  • il discorso sulla questione energetica e sulla trasparenza dell’informazione su di essa, dilemma principale dei prossimi anni, che tocchera’ ciascuno di noi
Continua a leggere

L’ho letto tutto d’un fiato e un quadro del genere, con un ampio spettro multidisciplinare non credo sia facile da trovare…
-> Fine Corsa di Jeremy Leggett

Una denuncia di ciò che le compagnie petrolifere e i governi rifiutano di ammettere pubblicamente: metà delle risorse petrolifere mondiali sono già esaurite e l’era del petrolio è finita. A sostenerlo è Jeremy Leggett, geologo di fama internazionale che ha lavorato per un decennio nell’industria petrolifera, dove si è convinto che l’unica strada praticabile era altrove. Leggett racconta con chiarezza come siamo diventati petrolio-dipendenti e perché questa dipendenza ci sta portando verso un’imminente catastrofe economica e ambientale; denuncia le collusioni tra i governi e le Corporations per mantenere l’economia mondiale agganciata al petrolio.

Un attacco chiaro e lucido sul silenzio in atto in questi mesi e in questi anni del mondo intero su un problema che stiamo affrontando nascondendo la testa nella sabbia, neanche fossimo degli struzzi…

Leggere quotidianamente l’ottimo blog di blogosfere.it sul tema dovrebbe aiutare la nostra mente dormiente sulla necessita’ di ripensare il nostro sistema di vita…

Una parte si puo’ leggere qui in questo stralcio:
-> FINE CORSA. SOPRAVVIVERA’ LA SPECIE UMANA ALLA FINE DEL PETROLIO?

La lucidita’ con la quale viene affrontata la probabile crisi di panico di fronte a questa semplice nozione, fa paura: molto bello il commento presente su InternetBookShop:

L’autore è un geologo di fama mondiale ed ex consulente di società petrolifere. Forse ne ha viste troppe ed ha deciso di prodigarsi per la tutela dell’ambiente curando la sezione scientifica inglese di Greepeace.
Rassicura sapere che il libro sia scritto da un esperto, perché spessissimo si vedono opere stampate perché l’editore deve stampare un certo numero di libri ogni mese, che raccontano di scenari apocalittici ma si basano per lo più su leggende metropolitane o dati non raffrontabili scientificamente.
Purtroppo sconforta lo scenario raccapricciante che delinea l’autore per il prossimo futuro. Curioso che venga dichiarato, senza essere timorati da Dio, che le compagnie petrolifere, per rassicurare i Governi ma soprattutto gli investitori, continuino ad affermare che c’è tanto petrolio, quando, al contrario, i giacimenti sono per la maggior parte nella fase discendente del rendimento. L’esaurimento del petrolio, con i ritmi di consumo attuali, non porterà, secondo Leggett, ad un graduale abbassamento dell’offerta e relativo passaggio alle fonti cosiddette alternative: lo svuotamento dei giacimenti petroliferi porterà ad una crisi che potrebbe sfociare in un blackout energetico mondiale, dalle conseguenze inimmaginabili. Un seppure infinitesimo anticipo di quello che potrebbe succedere lo possiamo ricordare tornando ai due giorni di mancanza di corrente elettrica sull’intero territorio nazionale, alcuni anni fa. Un libro che intendo consigliare a tutti, ma soprattutto alla gran parte dei politici, che dovrebbero iniziare con il migliorare le loro capacità gestionali ma anche la loro cultura (specie anche quella di base, oltre che ripassare i fondamenti della grammatica), dedicando magari meno tempo alle tecniche di sperpero e menefottismo cui sono avvezzi, purtroppo per tutti noi cittadini (che paghiamo i loro stipendi ma anche i loro errori!).

Sono argomenti complessi e spinosi: quello che ho trovato in questo libro e’ una certa dose di approccio multidisciplinare…
In un mondo a rete, abituati come siamo a pensare per compartimenti stagni, e’ notevole vedere cosa puo’ portare invece un pensiero ben piu’ ampio e consapevole…

L’analisi del petrolio, dei giacimenti e la loro storia, sia politica che geologica; le probabili riprese del carbone per rispondere alla domanda crescente di energia e del ruolo del gas, la loro attenta analisi sia politica, che energetica e soprattutto ambientale…

Sono cose che non sono cosi’ facili da trovare, in un libro solo e con una attenta dovizia di particolari…

ps - scrivo poco in questi giorni anche xrche’ sto preparando un po’ di materiale e strumenti nuovi…e qualche riflessione sui nuovi media e sul loro ruolo…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento