Ultimamente tra ferie e molte cose da chiudere, sono stato assai indeciso su quello che avrei voluto scrivere, tanto ormai è il flusso che mi interessa sui temi degli Open Data. Ed il tempo sempre limitato.
In giro se ne parla a vari livelli, e la sfida di coprire i diversi aspetti legati a così tante discipline che intervengono attorno agli Open Data è assolutamente fantastica: a livello scolastico sarebbe un gran bel tema, da inserire al posto di educazione civica ( cosa, che tra parentesi, non ho mai fatto perchè boicottata da tutto il mio percorso scolastico, ma vi sembra normale? )
Alla fine inizio da un post di sintesi di alcuni elementi emersi in questo scorcio di settembre e fine agosto.
La parte pratica di civic hacking arriverà poi: mettere tutto assieme rischia di creare confusione.
Parto dall’ottima sintesi di Ernesto su Apogeonline (_ a proposito @ernesto, grande new entry eh eh_ ) è un ottimo punto di partenza per chi non fosse così aggiornato sul tema:
-> Open Government, non perdiamo altro tempo
Dato utile, aperto e pronto al riuso: trasparenza reloaded?
C’è molta confusione sul concetto stesso di “dato utile”, sul concetto stesso di significato di “dato aperto” nel luogo Web, e sulle relative implicazioni sulla “trasparenza abilitata grazie a questi scenari”.
Ovvero: un po’ di luce su questi passaggi ci vuole, per capire che non basta l’ Open Data per abilitare una nuova trasparenza, ma serve consapevolezza anche nel processo di apertura dei dati e questa documentazione è importante tanto quanto i dati stessi.
E qui farei un break con un video di Sir Tim Berners Lee per enfatizzare il contesto, di nuovo, che non basta mai. Anche se non proseguite la lettura, questo video è fondamentale ( ne hanno parlato in italiano Webmasterpoint.org e ComputerWorld Italia - CWI :
Continua a leggere