Partiamo da alcuni spunti:
Fonti trasversali sulle quali riflettere
-> iPhone 3G: Ecco dov’era finito il Trusted Computing… sta tutto lì dentro!
-> Pensate di prendervi un iPhone 3G e craccarlo? Pensateci due volte
-> iPhone 3G e firmware 2.0: barriera contro l’unlock?
-> Sblocco iPhone 2G e firmware 2.0: attenzione
-> Meme: la conversazione su Iphone 3G
-> Da oggi disponibile FreeRunner, il telefonino davvero “open” basato su Linux
-> iPhone 3G libero ma non troppo
-> ARM1176JZ(F)-S
Cosa emerge: che ci stiamo spostando sempre piu’ verso l’era dell’accesso, piu’ che del possesso.
Solo che non ce ne siamo ancora accorti, e ci fanno sborsare fantastilioni per farci credere che compriamo qualcosa, e che quella cosa e’ nostra e sotto il nostro controllo, ma non lo e’ piu’.
Questo e’ il problema.
O meglio: non sarebbe un problema se ci fosse un equilibrio tra le parti ed una maggiore consapevolezza su questa cosa.
Accesso contro possesso, in un equilibrio sano di vendita.
Iphone in questo momento, e’ un esempio eclatante di un equilibrio squilibrato che si tenta di creare a danno dell’utente, che diventa troppo succube di un servizio e di un prodotto, che, soprattutto in Italia viene abbinato all’accesso a Internet mobile a prezzi di un mutuo per la casa, con un effetto finale incredibile!!
Oltre che di un oggetto, che, anche se comprato, non e’ piu’ in mano all’utente, ma al produttore.
Palladium docet.
Al di la’ degli ovvi vantaggi intrinsechi al manufatto, che non metto in discussione, anzi, e alla capacita’ di rompere alcuni schemi consolidati delle logiche di mercato da parte dei produttori.
[ ne avevo parlato a suo tempo in effetti: Origami, Nokia 770, N800, Iphone e l’uomo… ]
Con che contropartita, pero’?
Palladium + Iphone 3G + Firmware 2.0: un’accoppiata davvero pesante.
-> iPhone 3G: il firmware 2.0 sembra inviolabile
Quanto ci serve davvero l’Internet Mobile, a questi prezzi, e a queste condizioni?
Dove non posso collegare l’Iphone a qualsiasi hot-spot FON o simile, come faccio con l’N800, insomma…
Dove non posso distribuire il costo della mia connessione wi-fi casalinga, su n dispositivi che compro e che potrei usare a mio vantaggio?
Dove i Mercati al posto di sovrapporsi in sinergie vantaggiose, si ostacolano e sovrappongono in scontri a danno dell’utente e a vantaggio degli operatori…
Dove il consumatore attivo e intelligente viene trattato alla stregua della casalinga di Voghera, perche’ la comunicazione di massa finge di trattare tutti come persone inconsapevoli delle logiche della Rete…
E delle capacita’ tecnologiche dei dispositivi che andriamo a comprare.
La Rete in mobilita’ DEVE essere neutrale nei confronti dell’operatore e dell’accesso, se mi dovete chiedere cosi’ tanti soldi in cambio.
Altrimenti, nisba.
Fa pensare davvero molto la cosa.
Vedremo con le vendite, son curioso.
Concordo con alberto, e’ troppo come concessione.
Per quanto riguarda che siamo del settore, e dovremo averne uno, e’ vero, ma fino ad un certo punto.
Ci sono sempre gli emulatori comunque, per iniziare a pensare in piccolo .)
Alla fine comunque e’ importante avere sotto controllo la nostra rete sociale primaria: i contatti del nostro cellulare, gli sms inviati e ricevuti e i relativi compleanni.
Tutto reso in vcard e via dicendo.
Questo deve essere una condizione necessaria e sufficiente, dalla quale partire.
E della quale parlare anche.
Oltre al fatto che il telefono deve telefonare.
E deve poter cadere, finire in posti discutibili senza dover rischiare casa e mutuo per ricomprarlo .)
Domanda relativa a questa cosa: ma perche’ dopo anni di bluetooth e di diffusione della tecnologia abbiamo ancora telefoni sprovvisti di tale requisito? E il bluetooth costa ancora un botto?
Come spostare agevolmente la nostra rete sociale primaria senza perdere tempo a copiarci tutto a mano?
Questo a mio parere e’ molto piu’ importante di avere la fotocamera integrata.
La rubrica e’ la nostra memoria sociale, e la nostra PRIMA e piu’ FORTE SOCIAL NETWORK di sempre.
E sempre lo sara’.
Accennniamo adesso ad Openmoko, che terro’ d’occhio sempre piu’ come risposta della collettivita’ a crare un equilibrio piu’ sano forse…
OpenMoko Frerunner puo’ essere un inizio.
Una breve recensione a lato development via ArsTechnica.
Il fatto di supportare attivamente la Free Software Foundation proprio per la liberta’ che ci permette di avere mi porta non ad essere troppo di parte, ma a puntare il dito su un equilibrio troppo a senso unico, in questo caso.
Intanto un po’ di video fatti proprio dagli utenti… mi pare.
Crowdsourcing at work :)
ps - alcuni video son proprio folli!!!!