During April I’ve written an article for Nodalities ( the magazine on semantic web and linked data made by Talis Corporation ), the topic was the story of Open Data movement in Italy and how we are looking for more support from international context. We were worried about “Save the Data Campaign”. Here the article:
Nella giornata di sabato si è svolta quella che l’amico Ernesto Belisario ha definito “la Woodstock degli Open Data“, uno degli incontri più completi che si potessero fare per continuare il filone degli Open Data e la diffusione di questa tendenza in Italia, in maniera sempre più diffusa e partecipata.
-> Fammi Sapere
Ne avevano parlato anche Vittorio Zambardino, e Nicola Mattina, tra gli altri. ( SegnalazioniIT, ForumPA, BeFair…
Una bella sintesi di insieme a livello di esperienza dalla quale partire è quella fatta da Alberto Cottica, che invito a leggere:
-> La primavera silenziosa del governo aperto
Al di là degli open data, il tema della pubblica amministrazione aperta e conversazionale sembra davvero essere sul punto di sbocciare nella società civile italiana. Lo avverto nelle tante persone che mi scrivono in relazione a Wikicrazia, restituendomi uno spaccato dell’Italia che per me è del tutto nuovo.
La medesima sensazione da persona tecnica ( grazie Alberto del geek .) ), una sensazione di marea positiva che cresce dal basso. Lenta, ostacolata, ma inesorabile.
Ed assai costruttiva.
Questo evento rappresenta una pietra angolare nel percorso di maturazione italiano del cammino verso una maggiore consapevolezza del governo aperto e partecipato. Come ha già accennato Nicola Mattina sono uscite tutte le presentazioni dell’evento, che si possono trovare a questa pagina del sito ufficiale:
-> Slide dell’evento “Fammi Sapere” del 20 novembre a Senigallia
Continua a leggere1. Lucio Cimarelli e Lorenzo Franceschini: Il progetto InformaEtica (pdf)
2. Ernesto Belisario: Cosa sono gli Open Data (pdf)
3. Alberto Cottica: Wikicrazia – L’azione di governo al tempo della rete: capirla, progettarla, viverla da protagonista (pdf)
4. Luca Nicotra: You Open Data: dalla trasparenza alla partecipazione (pdf)
5. Nicola Mattina: La prospettiva politica degli open data (pdf)
6. Aline Pennisi: Aprire i dati del bilancio dello Stato (pdf)
7. Guglielmo Celata: Openpolis: il nostro modo di fare trasparenza (link a Prezi)
8. David Fabri: Open Municipio – l’Anagrafe Pubblica degli Eletti utile, condivisa e aperta (pdf)
9. Vincenzo Patruno: Open Data: dalla pubblicazione alla condivisione dei dati (pdf + video)
10. Ernesto Belisario: Open Data e Diritto: relazione complicata? (presto disponibile)
11. Flavia Marzano: Open data a supporto delle imprese e per il trasferimento tecnologico (pdf)
12. Stefano Laguardia: Da Open Source ad Open Data (pdf, link a Slideshare)
13. Matteo Brunati: Dato pubblico e dato riutilizzabile (pdf, link a Slideshare)
14. Paolo Di Pietro: Open Data o Open Metadata? (pdf)
15. Emanuele Frontoni: Tecnologie Utili: il progetto Tecut (presto disponibile)
16. Paolo Di Pietro: Open Government Engineering Task Force (pdf)
17. Christian Morbidoni: Da Open Data a Linked Open Data, un esempio: LinkedOpenCamera.it (link a Slideshare)
Ecco perchè non posto da tempo, si lavorava a questa cosa nel tempo libero:
Siamo un gruppo di cittadini italiani interessati al rilascio di dati pubblici in formato aperto, in modo da renderne facile l’accesso e il riuso (open data). Ci sembra che questa pratica sia utile per alimentare la discussione sulle scelte che ci attendono; rendendo facilmente accessibili informazioni di qualità alta, contribuirà a renderla più razionale, allargata e fondata sui dati.
Alcuni paesi hanno già realizzato siti web che funzionano come one stop shops da cui si può accedere immediatamente a tutti i dati pubblicati dalle rispettive amministrazioni. Purtroppo al momento in cui mettiamo online questo sito l’Italia non è tra quei paesi. In compenso alcune amministrazioni dello Stato e degli enti locali hanno precorso i tempi, pubblicando alcune basi dati per conto proprio. Invece di limitarci ad aspettare data.gov.it, abbiamo pensato che potevamo dare un piccolo contributo riunendo in un unico luogo i link ai dataset aperti e agli strumenti informatici per organizzarli e distribuirli di cui siamo a conoscenza.
Spaghetti Open Data è appunto questo contributo. E’ il risultato del lavoro di molti cittadini che hanno segnalato links e li hanno riorganizzati. Il sito stesso è in formato open e progettato in modo da essere integrato con CKAN italiano. L’abbiamo realizzato interamente con lavoro volontario e autofinanziandoci l’hosting. Non ha alcuna ambizione che non sia quella di fornire un punto di entrata provvisorio agli open data italiani.Consideratelo un regalo. Con tutti i suoi difetti, la nostra democrazia è un grandissimo dono che ci hanno fatto le generazioni passate: il minimo che possiamo fare, tutti insieme, è cercare di averne cura.
Nicola Mattina ha fatto un gran bel post in merito al contesto degli elementi che vorrei far incanalare assieme agli sforzi che la Rete italiana tutta sta facendo, a vari livelli, per dire basta a quello che la politica di questo Paese ci sta abituando e per passare ai fatti concreti, siano essi parole per creare consapevolezze che non ci sono o siano servizi Web che le completano. La cosa è nata da Alberto Cottica e lui ne fa una presentazione così:
-> Spaghetti Open Data: una piccola cosa che mi fa stare bene
Il tag #opendataitaly parla da solo: e per la parte tecnica anche le FAQ parlano da sole, no? .)
Per il resto, stiamo interagendo nella mailing list apposita anche per inserire il tutto in versione geek anche nell’iniziativa promossa dagli amici Gigi Cogo ed Ernesto Belisario tra gli altri.
-> Datagov.it - Scriviamo insieme il Manifesto per l’Open Government