Ubiquity for Firefox from Aza Raskin on Vimeo.

Ubiquity is an experimental Firefox extension that gives you a powerful new way to interact with the Web.

You’re used to telling Firefox** where you want to go** by typing Web addresses into the URL bar:

With Ubiquity installed, **you’ll be able to tell Firefox what you want it to do **by typing commands into a new Ubiquity input box.

Che vi sembra? .)

Accetto suggerimenti, ma è uno straordinario esempio di ritorno alla semplicità con un potenziale immenso dietro.

Commenta e condividi

Dal testo della mail di Stefano Mazzocchi, arrivatami una settimana fa:

On behalf of the SIMILE team, I’m very happy to announce the release of
Citeline, a web-based, WYSIWYG exhibit editor for publications, bibliographies and other citation collections.

Citeline is a freely available service designed and developed by the SIMILE Project and run and maintained by the MIT Libraries. It open for anybody to use, inside and outside the MIT community and it’s intended to provide a path for the publication of citation data on the web in a structured and re-usable way.

Citeline is found at
-> http://citeline.mit.edu/

and you can read more about it on this blog post

http://simile.mit.edu/blog/?p=67

We are also proud to announce the release of Zotz, a firefox add-on that adds Citeline exporting functionality to Zotero, so that you can drive Citeline’s editor with data coming directly from your own Zotero
collections of citations.

You can find Zots at

-> http://simile.mit.edu/zotz/

and you can install it like any other Firefox extension in your
Zotero-powered Firefox browser.

Sto iniziando ad usare Zotero, e son curioso davvero di vedere cosa combina tutto questo.

Emerge la volontà di allargare strumenti semantici a tutta la massa di utenti, anche quelli senza competenze in HTML o CSS. Lodevole davvero.

While looking at the thousand different exhibits in the wild, we soon realized that many of them were lists of publications, bibliographies or other collections of citations. We also heard many comments about Exhibit being very easy to use and deploy for technically-savvy people, but that an entire class of data-lovers were a little put out by having to “touch under the hood” of a web page in order to build an exhibit out of their data.

Visto che io uso in modo massiccio il mio tumblr per prendere anche citazioni, potrebbe essere un interessante cambio di strumento e un miglioramento di utilizzo notevole.

Soprattutto semantico.

Il 2008 è l’anno in cui il Semantic Web arriva alla gente.
Anche se pochi se ne stanno accorgendo .)

C’è qualcuno che usa Zotero in modo massiccio? Io inizierò ora .)

Compreso lo scenario?
** riuscire a condividere in modo aperto e semantico, e quindi facilmente integrabile in ogni dove possibile, le proprie raccolte di appunti e citazioni. Il tutto nel modo più semplice ed indolore possibile**.

Commenta e condividi

In estrema sintesi: Twine dal 24 luglio ha aperto la sua parte interna, ed ora è tutto indicizzabile, anche dai motori semantici come Sindice.

Today we quietly made all the public content in Twine visible to the public and search engines. We’re not doing a big announcement about this. We plan to do that in the fall when we launch some important new features.

But the good news is that now that our content is visible, you can read my twine in your browser even if you are not yet a member, and you can subscribe to my twine by RSS

Ma non solo.
Tutto quello che viene raccolto via Twine, è disponibile anche in forma Linked Data.
-> -> Twine Opens Up Linked Data Style!

My test was simple, I opened up his Twine page using Firefox (with the new OpenLink Data Explorer extension in place), and then simply executed the following browser menu sequence:

1. View
2. Linked Data Sources

And voila! The Twine page morphs into a Linked Data Space where each entity presented is endowed with dereferencable URIs; enabling me to traverse and/or Mesh his data with other Linked Data Spaces such as mine, for instance.

This is what Linked Data is all about! The fun has only just begun :-)

Cosa accade in pratica?

**Ogni pagina dei Twine e’ navigabile, oltre che normalmente come Persone che navigano nel browser, anche da agenti software o da plugin come quello accennato sopra, che abilitano i browser odierni a far emergere il percorso effettuato dalle macchine.

Siginifica liberare i dati dal vincolo della loro presentazione, ed abilitare forme nuove di interazione con quello che viene messo online, in Rete.**

Adesso è proprio tempo di usare Twine in forma più evoluta.
Ne avevo parlato tempo fa, e devo dire che mi sono ricreduto.
C’è molto di più di quello che può sembrare a prima vista.

Lo scoglio che noto di più è nella quantità di informazione che devo inserire per salvare qualcosa: usando il tumblr come blocco appunti di citazioni utili dalla Rete, mi risulta più lungo farlo in Twine.
Perchè devo strutturare maggiormente l’informazione.

Vedrò di capirne meglio le qualità.
Intanto come fonte primaria su temi assai di nicchia, posso dire che è fantastico!!

E’ la rete sociale che si è venuta a creare all’interno, che è di nicchia, e quindi risponde a bisogni informativi particolari, ma fondamentali come filtro per il sovraccarico informativo, che ne rappresenta il vero plus attuale.

Ho diversi inviti a disposizione, per chi volesse iniziare ad usare tale piattaforma.

Chi lo sta usando, cosa ne pensa?
Ah, questo è il mio profilo, per capirci .)

-> Dagoneye on Twine

Chi ne parla in italiano

-> Twine: dal WWW al GGG?
-> Twine, un raccoglitore intelligente di bookmarks
-> Web: tagging, tagging semantico, folksonomie, folkstologie
-> Web Semantico: ecco le avanguardie
-> Twine

Riferimenti

-> Subscribe to my Public Twine!
-> Twine Opens Up Linked Data Style!
-> SemTech 2008: Nova Spivack (Radar Networks) - “Experience from the Cutting Edge of the Semantic Market”
-> Twine - semantic web / knowledge management - first impressions
-> Twine e la Talis Platform in prova: Semantic Web at work…

Commenta e condividi

Foto dell'autore

Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento