Parlando sempre di Social Network, di LifeStream e via dicendo…

Proviamo qualche piccola idea sul Semantic Web, tanto per cambiare .)

Partiamo da un caso pratico, utile per fare degli step su alcuni argomenti che vorrei affrontare nel prossimo futuro…
Anche per iniziare a sondare qualche reale vantaggio derivato dall’utilizzo di tali tecnologie.

Se una persona volesse capire che account utilizzo online, come Matteo Brunati ad esempio.

Usando Google

Con Google potrebbe fare due cose:

Ora, tra l’altro, nella prima ipotesi non e’ detto che venga fuori del tutto un quadro veriterio e completo, perche’ non sono informazioni che io posso controllare….
Sono informazioni derivate, se ho omonimi o qualcuno che si spaccia per me, non e’ certo un quadro attendibile.

Per quanto riguarda la seconda voce, emerge una pagina, ClaimID.net, che e’ la versione con i microformati del mio profilo.
E’ sempre un account, ma e’ un ponte tra il livello senza struttura e il livello totalmente semantico, che e’ il profilo FOAF.

Una specie di passaggio intermedio, che dona piu’ struttura alle informazioni libere che Google indicizza tutti i giorni.

( al momento la terza voce e’ solo semantica, quindi per le macchine: ne faro’ una versione umana di mia scelta a breve )

Se invece avessi un modo di definire in forma comprensibile dalle macchine, e rappresentabile anche in forma piu’ umana, tutto questo? E quindi di poter permettere risposte piu’ attendibili alle domande che poniamo?

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Molto si sta muovendo…
Qualche dritta al volo…

-> OpenID plugin for Wordpress

-> Retrieving FOAF profile from OpenID

Prossime prove operative sul blog di FullOut e sul nuovo dominio che dedichero’ ai temi semantici in lingua inglese…
E a contenuto tecnico elevato, non divulgativo come ho sempre considerato questa mia area…

Per due motivi:

  • in italiano c’e’ molto poco su questi temi ( tranne rari casi ), e non mi piace veder esclusi i molti che non possono digerire l’inglese e che non vogliono filtrare tutto il materiale in essere: ho volutamente esplorato i lati comunicativi meno tecnici e di facile comprensione, anche per aiutare me stesso ad interiorizzarli .)
  • prima che a livello tecnico, il Semantic Web e’ una visione ed una metodologia nuova, che mette in crisi diverse tecnologie e modi di pensare: c’e’ un approccio filosofico che ho cercato di comprendere e di far comprendere nel tempo che crescevo, condividendo in questo blog le novita’ e gli elementi che ho ritenuto interessanti

Ora si vuole passare il ponte, oltre a continuare la divulgazione…
Sto per oltrepassare la soglia…

Let’s start semweb .)

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Dato anche l’interesse che ho nella trasparenza dei dati e dei servizi, e nella decentralizzazione del sapere, oltre che nella vision del Semantic Web, appoggio totalmente e senza modifiche questo post sul tema Linkedin, FOAF e apertura dei dati:
-> LinkedIn: The Career Platform

Sembra che ci siano delle interessanti direzioni possibili, ma non certo totali o semplici da gestire…

E le discussioni in merito sono interessanti, il filo della coerenza e’ molto sottile da infrangere…
-> Linking in - The “social networking” site turns out to be useful and practically fun.

Quello che manca a FOAF e’ proprio una piattaforma usabile e semplice per garantirne la diffusione e il passaparola.
Un po’ quello che sta accadendo con OpenID, in pratica.

Non credo sia un caso che, pur essendoci anche Tim Berners Lee, abbia SOLO 3 connessioni e inviti ad usare FOAF e sistemi aperti per la gestione della propria rete di contatti.
-> LinkedIn Profile of the creator of the World Wide Web

The FOAF system is open –** a web of people, no matter which communities they belong to, crossing community boundaries.**

Notevole il fatto che il progetto SIMILE abbia fatto un porting per esportare i dati in forma FOAF compatibile dalla propria rete di contatti presente in LinkedIn, e che quest’ultima bloccasse gli utenti che facevano questo.

Warning

It has been reported, that LinkedIn blocks user accounts on which the script has been run. Use with great caution!

Tempo fa discutevo della possibilita’ di togliere il feed RSS2.0 dal blog, e credo sia il caso di farlo a breve, quando aggiorno il tutto.
Atom e RSS1.0 ( RDF in pratica ) credo siano sufficienti.

Ovviamente bisognera’ cercare di gestire il redirect del feed RSS2.0.
Giusto per stare in tema, questo era il motivo principe per il quale non ho mai usato FeedBurner.
Mi toglieva il controllo sul feed, visto che andava a gestirlo lui.

E adesso che e’ stato comprato da Google, non mi dispiace affatto.
Ci sono persone interessanti come Shelley Powers, che si sono tolte dal servizio,appena saputa la notizia.

Buttiamo nel piatto anche questo: e’ un caso che sia stato Google a comprare FeedBurner?
E che non supporti nessun standard semantico?
Centralizzazione contro decentralizzazione, andiamo sempre li’ a finire…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento