Sono mesi sempre più densi per il tema Open Data in Italia, e la cosa positiva è che ormai non si è più solo una sparuto gruppo di pazzoidi che cercano di comunicare quest’idea ctanto strana…
Ho iniziato anche a fare qualche aggregazione per tenere il passo, giusto per facilitarmi…. ( e a breve dovrei riprendere pure a scrivere un po’ di più )

Il movimento e l’interesse pare crescere, e tocca anche i primi privati, e che privati.

Enel, non è esattamente una realtà tanto piccola, no? Ne aveva parlato a suo tempo anche Luca De Biase, in effetti, in toni non proprio piccoli…

Come è emerso nelle sintesi di paper.li, Enel ha iniziato a fare Open Data, inizialmente in beta sul finire di agosto: pur con qualche difficoltà iniziale, la cosa che è passata in sordina è che c’è stato un vero ascolto della comunità online, dei blog e della mailing-list di Spaghetti Open Data. In questo modo sono riusciti a correggere il tiro sul discorso della licenza, e a rendere un po’ meno importanti certe critiche.

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During April I’ve written an article for Nodalities ( the magazine on semantic web and linked data made by Talis Corporation ), the topic was the story of Open Data movement in Italy and how we are looking for more support from international context. We were worried about “Save the Data Campaign”. Here the article:

**[Open Data in Italy - Nodalities Issue 14](http://www.slideshare.net/dagoneye/open-data-in-italy-nodalities-issue-14 "Open Data in Italy - Nodalities Issue 14")**
View more [documents](http://www.slideshare.net/) from [Matteo Brunati](http://www.slideshare.net/dagoneye)
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La prossima settimana tanti, troppi eventi sul tema da seguire e a cui partecipare.
Mio malgrado posso andare solo ad uno, forse due se riesco con la tempistica e se Roma con il suo traffico me lo permetterà .)

  1. Roma: hackthegov.it - Il Digitale è Politico
  2. Roma: presentazione ufficiale del manifesto datagov.it con gli amici Ernesto Belisario e Gigi Cogo, tra gli altri, vediamo se riesco a passare al volo
  3. Torino: 2 e 3 dicembre, prima barcamp sul Cloud Computing - Cloud Camp - e poi convegno sugli Open Data, che mi tocca mancare, come qualcuno di mia conoscenza .)

Sarò presente al primo sicuramente visto che porterò l’esperienza di Spaghetti Open Data e di quello che sta emergendo in mailing list, per capire come andare oltre, anche e non solo a livello tecnico. Anzi, ringrazio Luca Nicotra che mi ha invitato all’evento .)
Perchè concordo che il livello politico inteso nel senso più ampio possibile come gestione del bene comune a vantaggio della collettività sia necessario ormai per poter fare le cose davvero. Serve andare oltre i politici, e ripensare la politica.

Ne parla anche Titti in un gran bel post di sintesi:
-> hackthegov.it: Open Data e diritti civili di nuova generazione. A Roma il 30 novembre

Il 30 novembre dalle ore 9 presso la sede del Partito Radicale in Via di Torre Argentina 76, si organizzerà un primo nucleo del movimento per i diritti civili di nuova generazione. **Si ragionerà degli strumenti e delle mobilitazioni possibili, per ottenere trasparenza assoluta, maggiore partecipazione alle scelte, apertura delle banche dati in mano alle pubbliche amministrazioni tramite gli open data, il diritto di accesso alle nuove tecnologie.
**
Su www.hackthegov.it hai la possibilità di leggere il programma e di annunciare la tua presenza a questo evento.

Ospite d’eccezione il co-fondatore “ribelle” di Wikileaks.org e del progetto Cryptome.org, John Young. I due siti sono dei punti di riferimento mondiali per la “liberazione” di dati chiusi e saranno il punto di partenza per discutere di come, anche in Italia, si possa organizzare un movimento per la liberazione di dati pubblici. Pioniera in questo è stata Rita Bernardini, deputata radicale, che con uno sciopero della fame è riuscita a liberare i conti segreti della camera con il progetto Open Camera. Pionieri sono stati i radicali con l’iniziativa dell’Anagrafe Pubblica degli eletti e dei nominati. Ma il 30 si andrà oltre, nel tentativo di estendere questo movimento di liberazione ad altri ambiti, dai dati ambientali a quelli dei bilanci, dai geodati alla trasparenza sulle aziende partecipate pubbliche.

Quello che si sta provando a fare, dando un colpo alla botte ed una al cerchio, anche con Spaghetti Open Data in un certo senso… Insomma, ho tanto arretrato su altre faccende, ma quando serve inserirsi su momenti topici del nostro Paese, occorre buttarsi per provare a dare l’ennesima spallata al sistema, no? .) Appoggio Zambardino in pieno sul tema, visto che ci sarà anche lui martedì a discutere sulle implicazioni della trasparenza sull’informazione.

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento