Se volete tre paginette in PDF per avere un modo chiaro e veloce per entrare nel mondo del Semantic Web e del Linked Data, ecco qua quello che fa per voi:
-> Semantic Web flyer

Via W3C

Visto che ci sono, quoto dal W3C anche il restyling che hanno fatto della definizione stessa di Semantic Web:

Semantic Web logo

The Semantic Web is a web of data. There is lots of data we all use every day, and its not part of the web. I can see my bank statements on the web, and my photographs, and I can see my appointments in a calendar. But can I see my photos in a calendar to see what I was doing when I took them? Can I see bank statement lines in a calendar?

Why not? Because we don’t have a web of data. Because data is controlled by applications, and each application keeps it to itself.

The Semantic Web is about two things. It is about common formats for integration and combination of data drawn from diverse sources, where on the original Web mainly concentrated on the interchange of documents. It is also about language for recording how the data relates to real world objects. That allows a person, or a machine, to start off in one database, and then move through an unending set of databases which are connected not by wires but by being about the same thing.

In aggiunta a questo mi sono reso conto che ho fatto un commento che merita di essere letto, grazie ad una risposta che mi ha proprio stimolato…
A buttar giu’ un po’ di cose che avevo in testa, forse di getto, ma sicuramente interessanti magari.
In ripresa a questo fondamentale post:
-> Tim Berners Lee e Semantic Web in the news…

Un altro tassello si aggiunge al percorso che sto facendo.
Che spero possa risultare utile a qualcuno, oltre che al sottoscritto…

Assieme a capire come finalmente gestire le URI in forma definitiva e comprensibile… Ed iniziare quindi ad usare queste direttive…

E a dei Business Cases di applicazione di tutto il giro…
-> Business Case for Semantic Web Technologies

Semantic Marketing at work .)

Semarketing :)

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Da vedere: regalatevi alcuni minuti preziosi per pensare…

Economia della Felicita’, di Luca De Biase: fatevi un pensierino, merita davvero…

I miracoli della tv on demand che mi fa vedere cose che altrimenti avrei perso .)

Via Luca De Biase, of course.

AGGIORNAMENTO: alcune frasi degne di nota, oltre all’imperdibile spezzone in cui viene ripreso il mitico pezzo su Vespa [ qui il video incriminato ] e come e’ stata disegnata la Rete dal suo noto salotto televisivo, :)

La Rete poi ha riso di Vespa, e sto citando eh…

Alcune citazioni live:

non si vive di solo PIL

nel corso di questo sviluppo materiale, abbiamo disperso valori straordinari: come l’ambiente, come le relazioni con le persone, il tempo che dedichiamo agli altri, e questi sono valori dispersi dei quali abbiamo bisogno, non hanno prezzo. E’ questo il punto.

il denaro torna ad essere un mezzo e non un fine

c’e’ una nuova dimensione della sfera economica e dei media

c’e’ un ritorno alla voglia di connettersi, nel senso di collegarsi e di relazionarsi tra le persone

La ripresa nelle seconda parte di quanto e’ emerso da Vespa:

c’era una commedia del 500 dove un signore viene accusato di aver ucciso la moglie, e lui si difende dicendo che non e’ stato lui, ma che e’ stato il coltello…
effettivamente e’ la stessa cosa che dire che Internet alimenta l’odio e la pedofilia.
l’odio c’e’ nella societa’ e si esprime in tutti i modi possibili…

chiaramente un paio di settimane fa c’e’ stata una discussione da Vespa.
cito Vespa e li’ che e’ successo e hanno raccontato la Rete come un posto dove avviene solo quello ( cioe’ pedofilia, violenza e odio e via dicendo )
che la Rete si e’ messa a ridere, e ha riso di Vespa in una maniera straordinaria.
perche’ la Rete si difende, son tante persone, e’ fatta di persone e quindi uno dice…
lei e’ una persona che potrebbe combinare dei guai, ma non ho ancora combinato dei guai.

Per quanto riguarda la vicenda di Vespa, rilancio quello fatto emergere dal buon Giovanni Boccia Artieri, con cui mi trovo d’accordo…
-> Categoria Vespa di Mediamondo

Altri spunti li troverete nel libro, da leggere…

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-> Semantic Web in the news

Non ho fatto in tempo a segnalare molte cose, importanti, accadute nelle ultime settimane.
Ma il caro Tim Berners Lee lo ha fatto stamani in un modo eccelso.

E ha puntualizzato un paio di cose.

**There was the buzz about Twine, a “Semantic Web company”, getting another round of funding. Then, Yahoo announced that it will pick up Semantic Web information from the Web, and use it to enhance search. And now the Times online mis-states that I think “Google could be superseded”. Sigh. **In an otherwise useful discussion largely about what the Semantic Web is and how it will affect people, a misunderstanding which ended up being the title of the blog. In fact, the conversation as I recall started with a question whether, if search engines were the killer app for the familiar Web of documents, what will be the killer app for the Semantic Web.

Il problema da focalizzare non e’ tanto nell’applicazione chiave che possa lanciare il Semantic Web, quanto nel capire la filosofia e l’approccio nuovo, che e’ un nuovo modo di intendere il Web medesimo, in una forma evolutiva del concetto stesso di link e di come strutturiamo in forme piu’ o meno trasparenti l’informazione che pubblichiamo online.

One thing to always remember is that the Web of the future will have BOTH documents and data. The Semantic Web will not supersede the current Web.** They will coexist**. The techniques for searching and surfing the different aspects will be different but will connect.

Nulla sparisce di quello che c’e’ oggi, ma si migliora ed evolve.
Stiamo facendo evolvere il modo di trattare l’informazione, e quindi anche la sua trovabilita’. Ma in un contesto sempre di Rete.
Di Ecosistema.

Nulla distrugge qualcosa. Yahoo sta iniziando ad usare massicciamente queste tecnologie per migliorare la resa dei risultati, anche in chiave competitiva verso Google, e’ ovvio: ma non avremo mai una killer application online del Semantic Web. Unica. E soprattutto da sola.

Ne avremo molte, che condividono dati in forme piu’ aperte e innovative, pronte per far nascere un nuovo modo di co-operare, anche a livello business. Gli strumenti iniziano ad esserci, serve la mentalita’ giusta.

La giusta chiave di lettura, in breve: queste tecnologie permettono nuovi modi di gestire, e di co-operare con i dati che pubblichiamo online, per far salire di livello la potenzialita’ tecnologica e di piattaforma offerta dal Web e dalla Rete in generale: l’utilizzo dell’intelligenza collettiva, in forme piu’ evolute ed intelligenti .)

The benefit of the Semantic Web is that data may be re-used in ways unexpected by the original publisher. That is the value added. So when a Semantic Web start-up either feeds data to others who reuse it in interesting ways, or itself uses data produced by others, then we start to see the value of each bit increased through the network effect.

So if you are a VC funder or a journalist and some project is being sold to you as a Semantic Web project, ask how it gets extra re-use of data, by people who would not normally have access to it, or in ways for which it was not originally designed. Does it use standards? Is it available in RDF? Is there a SPARQL server?

Nei prossimi giorni pubblico quello che ho fatto emergere all’OpenCamp, che rendera’ maggiormente chiara questa potenzialita’ che stiamo gia’ avendo in questi giorni.
E che e’ direttamente collegata con quanto ha fatto emergere Sir Tim.

The Semantic Web is here, just use it and learn it

Un vecchio post a supporto, per contestualizzare il tutto

-> Stop e leggere: Sir Tim parla del Giant Global Graph - step 1

Per chi e’ curioso, riprendo un tema mica piccolo, che Tim racconta, come spunto di discussione per un post futuro…
Sui media e sulla blogosfera…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento