Energia, cibo e felicita’, spunti veloci di inizio anno…

Non ho molto da dire, oltre quello che avevo accennato tempo fa, e che in questi giorni fa pensare:
-> Cento di questi giorni.

E che sarà mai. Il petrolio che arriva a 100 dollari mentre io, ignara, me ne sto su una statale di montagna sotto la neve ad aspettare Godot.

Aspettando Godot, [ o il treno adesso che vado al lavoro senza auto, forse e’ meglio ] ci ritroviamo i portafogli sempre meno pieni, e come ha giustamente fatto notare Antonio giorni fa, pure il pane sta salendo come un folle, e non e’ il solo…
-> Aumenta il pane, governo ladro!

prezzo pane chicago - grafico

Questo grafico mostra l’andamento del prezzo del grano alla Borsa del Commercio di Chicago, dal 1999 ad oggi. Non occorre capire le formulette finanziarie per cogliere lo sconcertante colpo d’occhio.

Ma una delle cose piu’ interessanti, e’ il commento di Alessandro, che credo faccia pensare.

Prevedo tempi duri, causati dalla finanza ke su questa via di esaurimento delle risorse si sta buttando a pesce. Se la filiera fosse semplicemente diretta dal produttore al cosumatore tutto sarebbe + facile da verificare e controllare, se opportuno, ma con la finanza ke si intromette, acquista in qtà e stokka nei magazzini in attesa dei prezzi ke così inevitabilmente crescono (purtroppo si possono diminuire i consumi vitali ma non eliminarne la domanda) diventa impossibile una qualsivoglia azione calmieratrice del mercato.

In pratica la finanza speculativa sta aggravando un problema ke già grave lo è di per sè !!!

Le risorse alimentari ed energetike non possono ridursi xkè incomprimibili e questo purtroppo in un sistema della domanda e dell’offerta altera il processo di aggiustamento del mercato ke va a farsi benedire. Il risultato è ke la finanza regna sempre + sovrana e spavalda, sicura di investire in settori ke non generano perdite, altro ke altilenanti mercati borsistici, meglio accaparrarsi le risorse fondamentali.

Sarà, ma il 2008 lo vedo male, xkè i denari ke finiscono nelle tasche dei finanzieri sono quelli della gente ke lavora e produce reddito reale e non speculativo e artificiale come quello della finanza trattata nelle borse di tutto il mondo. Ogni giorno ke passa saremo + poveri e gli effetti di tale impoverimento già partono dal basso, dalle masse … e si sà ka le masse quando perdono la pazienza non le controlla + nessuno … forse stanno maturando i tempi x nuove rivoluzioni.

La speculazione che ha superato qualsiasi soglia umana e’ il vero dilemma…
Che si aggiunge a problemi strutturali ben noti.

[ _aggiungo anche un bel pensiero sull’approccio da avere, non catastrofista, ma realista… _]

Sempre sull’onda del bisogna usare la testa, che le vie per lavorarci non sono finite, un bello spunto dal caro Caravita:
-> Discariche e discariche

In Campania una discarica viene vista come una maledizione biblica, da incendio di autobus o impiccagioni simulate. Negli Usa l’autorevole Boston Globe ne parla invece come di una risorsa preziosa.

Oggi circa 400 discariche, là, producono normalmente energia, attraverso il recupero del metano da fermentazione (dei rifiuti) e di qui energia elettrica a buon mercato.

Insomma, i margini di manovra non ci sono piu’ tanto, ma delle soluzioni certo non mancano…

Se poi a questo quadro, aggiungiamo a mo’ di pensiero laterale serendipico l’ottimo scritto sulla Grande Distribuzione di Tombolini che mi e’ capitato di leggere per puro caso ( via Gianna Ferretti ), e sul quale mi trovo totalmente d’accordo, avrei una domanda…

Come vedi la GD o Grande Distribuzione in tempi di Peak Oil, caro Antonio?
Qualche problema strutturale, almeno…

Possibilita’ pero’ di una maggiore distribuzione verso i Mercati Locali dei Mercati di Scala, probabilmente…
La coda lunga dei Mercati che riequilibria anche l’importanza relativa delle hits, e quindi del principio della Quantita’ sulla Qualita’ .)

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-> Online Advertising: Ad Networks! Ad Networks!
-> PPT - User IA: Blogs, Wikis & RSS Feeds

Partiamo da questi due link: vorrei provare a fare alcuni pensieri in liberta’ su queste due tendenze, sintomi in realta’ di qualcosa di piu’ nascosto in effetti.

Stiamo andando verso un mondo dove tutto e’ perfettamente diviso, dati e presentazione, dove il primo passo si puo’ vedere nel mondo dei feed RSS e ATOM, e il secondo passo e’ Yahoo Pipes.
Verso quello che puo’ e sta portando il primo respiro di massa del Semantic Web.
Tra il secondo e il terzo passo possiamo considerare le nuove Semantic Pipes .)

Using Semantic Web Pipes you can fetch, mix and process RDF files published on the Web. As the output of a Pipe is an HTTP retrievable RDF model, simple pipes can also work as inputs to more complex Pipes.

This is similar to what Yahoo Pipes does, but highly targeted to allow live Semantic Web data recombination.

Dopo l’IA Summit, grazie anche al talk di Alberto, sul concetto di “Home page morte“, nel senso che la vera home e’ il motore di ricerca, il resto sono pippe mentali dei progettisti, ma soprattutto dei clienti, almeno in parte. Tutto e’ home page, perche’ le fonti da dove si giunge non sono quelle che noi costruiamo.
**
Le home page devono essere tutte le pagine di un sito.** Strutturate da permettere una navigazione trasversale sui contenuti e sul Web in generale.

Fin qui, molto bella come frase, ma di fatto, e’ un passaggio evolutivo non ancora distruttivo con la pratica normale.

Facciamo un passetto in avanti ulteriore.

Ora che le home page e i luoghi da dove arriviamo alle informazioni sono in realta’ i motori di ricerca, come ci poniamo di fronte all’utilizzo dei feeds?

Nel senso che i contenuti dei blogs, o delle news e di tutto quello che mettiamo disponibile come flusso RSS ( e quindi potenzialmente una prima forma grezza di Web of Data ), dove e come viene fruito dal nostro pubblico?

Una bella domanda, direi.

Aggiungo una piccola nota sulla slide 9 di Alberto, davvero mitica, dove dice:

Make it easy Design for the people and, most of the time, you’ll keep the robots happy! -UserEffect.com

Un gran bel modo di fare riferimento agli agenti automatici e al concetto di versione machine-readable di un contenuto presente su Web, tipico della grande vision del Semantic web e del Web of Data!! .) Grande Alberto!!

Considerando quindi tutto questo, emerge un quadro di grande frammentazione possibile dei contenuti con i quali l’utente interagisce, che sono sempre piu’ MICROCONTENUTI aggregati in forme sempre piu’ personali e mirate, sempre piu’ orientati alla CODA LUNGA dei nostri interessi, e delle nostre ricerche quotidiane.

Come risulta dalla presentazione del secondo link che ho inserito all’inizio del post, emerge anche che serve poter dare una struttura a COSA si rende come FEED, e al suo inserimento in un contesto pur sempre coerente e in linea con la miglior fruizione dei contenuti medesimi, quindi c’e’ sempre molto lavoro per l’Architetto dell’Informazione, as usual .)

Abbiamo di fronte grandi possibilita’, nuovi modi di fruizione dei contenuti, e nel medesimo istante, un terreno inesplorato per colpire le nicchie con il Business per eccellenza, quello della Pubblicita’.

Proviamo a lanciare alcune ipotesi di lavoro, just for fun…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento