Alcune letture italiane, a volte tristi, a volte rivelatrici…
Ma fondamentali:
-> Fibra Ottica Passiva
-> Web 2.0 in Italia
-> Web 2.0 e comunicazione d’impresa

Oltre a queste letture, una che ritengo fondamentale per riflettere su cosa i nostri media puntano l’attenzione, e invece su cosa sia realmente importante per tutti noi, dovremmo documentarci e parlarne..
-> Il problema da un terawatt

Il mio viaggio negli Usa, non ancora concluso, me lo ritrovo quindi tutto all’insegna di questa dominante, da un paio d’anni centrale anche su questo blog.

Basta accendere la tv per ascoltare uno spot pubblicitario su tre che parla di energie alternative (come quello, potente, della Bp, ribattezzatasi Beyond Petroleum), di ricerca sull’eolico e il solare, di ampi spazi sui notiziari sull’impatto sul prezzo del petrolio derivante dall’ultima guerra in Libano. E di rassicurazioni sul prezzo del gallone che resterà fermo, ma per questa estate.

Direi come qui in Italia,no? :) Siamo un Paese veramente folle a volte…

Se non e’ importante questo, informarci e creare discussioni su questi temi che saranno il nostro futuro, e sono gia’ il nostro presente…be’ allora non so cosa valga la pena leggere…
Davvero…
[ se volete un quadro completo sul petrolio rileggete questo post ]

La direzione da intraprendere e’ comunque una sola: ripensare tutta la nostra catena produttiva in chiave efficiente, visto e considerato che le risorse che trasformiamo non sono e non saranno mai INFINITE.
Occorre trovare uno sviluppo sostenibile, e ormai dovrebbe iniziare ad essere chiaro anche ai piu’ ottusi…
O almeno spero: ma io sono un inguaribile ottimista…

Bisogna cadere per rialzarsi: e per non cadere bisogna essere consapevoli…

Pubblicita’ e media…

Oltre ai link qui sopra vorrei citare il sogno di mezza estate di Mantellini, che trovo semplicemente fantastico…
-> Sogno (pubblicitario) di una notte di mezza estate

Quello che dice Mantellini sulla pubblicita’, direi che vale anche nel campo del marketing…
Sono stanco di essere considerato un totale ignorante da essere abbindolato da pubblicita’ ingannevoli, da trasmissioni televisisive a zero contenuto, al marketing stupido e invadente…

Penso proprio che invece iniziare a pensare ad un pubblico un pochino piu’ intelligente non sia un male, anzi…
E questo vale soprattutto per la prima serata in televisione: praticamente programmi folli e deliranti perche’ lo spettatore medio NON DEVE PENSARE alle 21,22 di sera…
Ma chi lo dice?

E poi di notte invece si, e’ follia pura…
O almeno dammi un po’ di scelte,no?

I nuovi media almeno mi danno la possibilita’ di tornare intelligente….

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Buone ferie a tutti :)
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L’ho letto tutto d’un fiato e un quadro del genere, con un ampio spettro multidisciplinare non credo sia facile da trovare…
-> Fine Corsa di Jeremy Leggett

Una denuncia di ciò che le compagnie petrolifere e i governi rifiutano di ammettere pubblicamente: metà delle risorse petrolifere mondiali sono già esaurite e l’era del petrolio è finita. A sostenerlo è Jeremy Leggett, geologo di fama internazionale che ha lavorato per un decennio nell’industria petrolifera, dove si è convinto che l’unica strada praticabile era altrove. Leggett racconta con chiarezza come siamo diventati petrolio-dipendenti e perché questa dipendenza ci sta portando verso un’imminente catastrofe economica e ambientale; denuncia le collusioni tra i governi e le Corporations per mantenere l’economia mondiale agganciata al petrolio.

Un attacco chiaro e lucido sul silenzio in atto in questi mesi e in questi anni del mondo intero su un problema che stiamo affrontando nascondendo la testa nella sabbia, neanche fossimo degli struzzi…

Leggere quotidianamente l’ottimo blog di blogosfere.it sul tema dovrebbe aiutare la nostra mente dormiente sulla necessita’ di ripensare il nostro sistema di vita…

Una parte si puo’ leggere qui in questo stralcio:
-> FINE CORSA. SOPRAVVIVERA’ LA SPECIE UMANA ALLA FINE DEL PETROLIO?

La lucidita’ con la quale viene affrontata la probabile crisi di panico di fronte a questa semplice nozione, fa paura: molto bello il commento presente su InternetBookShop:

L’autore è un geologo di fama mondiale ed ex consulente di società petrolifere. Forse ne ha viste troppe ed ha deciso di prodigarsi per la tutela dell’ambiente curando la sezione scientifica inglese di Greepeace.
Rassicura sapere che il libro sia scritto da un esperto, perché spessissimo si vedono opere stampate perché l’editore deve stampare un certo numero di libri ogni mese, che raccontano di scenari apocalittici ma si basano per lo più su leggende metropolitane o dati non raffrontabili scientificamente.
Purtroppo sconforta lo scenario raccapricciante che delinea l’autore per il prossimo futuro. Curioso che venga dichiarato, senza essere timorati da Dio, che le compagnie petrolifere, per rassicurare i Governi ma soprattutto gli investitori, continuino ad affermare che c’è tanto petrolio, quando, al contrario, i giacimenti sono per la maggior parte nella fase discendente del rendimento. L’esaurimento del petrolio, con i ritmi di consumo attuali, non porterà, secondo Leggett, ad un graduale abbassamento dell’offerta e relativo passaggio alle fonti cosiddette alternative: lo svuotamento dei giacimenti petroliferi porterà ad una crisi che potrebbe sfociare in un blackout energetico mondiale, dalle conseguenze inimmaginabili. Un seppure infinitesimo anticipo di quello che potrebbe succedere lo possiamo ricordare tornando ai due giorni di mancanza di corrente elettrica sull’intero territorio nazionale, alcuni anni fa. Un libro che intendo consigliare a tutti, ma soprattutto alla gran parte dei politici, che dovrebbero iniziare con il migliorare le loro capacità gestionali ma anche la loro cultura (specie anche quella di base, oltre che ripassare i fondamenti della grammatica), dedicando magari meno tempo alle tecniche di sperpero e menefottismo cui sono avvezzi, purtroppo per tutti noi cittadini (che paghiamo i loro stipendi ma anche i loro errori!).

Sono argomenti complessi e spinosi: quello che ho trovato in questo libro e’ una certa dose di approccio multidisciplinare…
In un mondo a rete, abituati come siamo a pensare per compartimenti stagni, e’ notevole vedere cosa puo’ portare invece un pensiero ben piu’ ampio e consapevole…

L’analisi del petrolio, dei giacimenti e la loro storia, sia politica che geologica; le probabili riprese del carbone per rispondere alla domanda crescente di energia e del ruolo del gas, la loro attenta analisi sia politica, che energetica e soprattutto ambientale…

Sono cose che non sono cosi’ facili da trovare, in un libro solo e con una attenta dovizia di particolari…

ps - scrivo poco in questi giorni anche xrche’ sto preparando un po’ di materiale e strumenti nuovi…e qualche riflessione sui nuovi media e sul loro ruolo…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento