-> Frederick Giasson: I had a dream for the Semantic Web

Talk Digger is a web application developed by Frédérick Giasson that helps users to find, follow and join conversations evolving on the Internet.

Talk Digger greatly evolved in 2006. I started being a comparative search engine using the link-back feature of many search engines. Then it evolved in a full-scale meta-search engine reporting web sites linking to another web site. Then it evolved in a search engine of its own: a “conversation search engine“ with feature helping the creation of communities around each conversation.

Talk Digger is also entering in the age of the Semantic Web. All its content is accessible trough ontologies like SIOC, FOAF, DC, GOE, etc. It give the possibility to developers to create software agent that can easily understand Talk Digger’s data and create other services above it.

So, what is the future of Talk Digger? I hope it will be the Semantic Web.

I develop it as a research project and prototype platform where I can implement and test my ideas. I also develop it hoping it is helpful to some Internet users. It is not impossible that the project eventually evolve into an enterprise but right now it is not a priority.

Questo progetto sta assumendo caratteri unici, da vedere…
-> Ping the semantic Web

Prossimamente magari, una spiegazione approfondita…

E una possibile integrazione nel blog…

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Continuo il filone iniziato nel post di qualche giorno fa…e in risposta al post precedente: tutto on line e aggiornato :)

Parliamo della SMAU

Dopo un paio d’anni che leggo molto blog italiani, e moltissimi blogs stranieri, mi sono reso conto che certi modi di far fiera, forse, sono del passato.

La sensazione piu’ chiara che posso trasmettere e’ questa: l’incontro a Torino l’anno scorso dal nome Webdays, era esattamente l’opposto…
E non ci sono nemmeno andato: ma il modo con cui si poteva seguire via web, il clima che si respirava, pure attraverso le asettiche linee telefoniche… tutto era molto piu’ umano, molto piu’ reale.
[ _ps, qualcuno sa se verra’ rifatta per caso, sarebbe bello :) _]

Nel contesto delle Reti sociali, del Web2.0 e di quello che si respira vivendo, anche poco, la Rete negli ultimi anni, vedere una fiera come la SMAU fatta in un certo modo e’ molto, molto strano.

Anche il ministro Gentiloni sembra essere sulla stessa linea d’onda su questi temi:
-> Il frastuono del bazar o il silenzio della cattedrale

Ecco invece una recente intervista al dirigente della Promoter International:
-> Intervista con Alfredo Cazzola: Smau, tappeti sempre più rossi per il business

Al di la’ di alcune cose dette, opinabili, c’e’ una domanda che mi crea un po’ di interesse:

Quanto l’ha aiutata la sua esperienza del mondo fieristico, in un settore, come quello del mercato ICT, che lei stesso ammetteva di conoscere poco alle prime uscite come patron di Smau?

Ovvio che se uno non fa parte dell’ICT, e’ un po’ difficile che provi a innovare nel mercato italiano, proponendo uno stile di fiera piu’ consono alle possibilita’ insite nelle nuove tecnologie…

Poteva essere l’occasione di presentare una fiera alla grande maggioranza delle ditte italiane del settore, per far conoscere tutte quelle innovazioni del Web, che la singola ditta italiana fa fatica altrimenti a vedere e a capire: non parliamo poi ad adottare…

Parliamo poi della connettivita’: offrirla a banda ridotta gratuita forse era chiedere troppo…
E poi con la legge anti-terrorismo era anche illegale…
Siamo in Italia…
Pero’ vorrei dare un’occhiata alle altre fiere estere, come sono prese da questo punto di vista…
[ senza contare FON magari… ]

Tutto questo a livello ufficiale: ma, a quanto pare, qualcosa sta cambiando.
Dal basso o giu’ di li’…

Come gia’ accennavo nel post precedente, Blogosfere.it tenta un modo meno formale di raccontare la fiera, attraverso un blog.
-> Smau 2006 Blog - non ufficiale
Forse e’ il canale giusto per aggregare idee e impressioni, forse no…
Forse non e’ poi cosi’ informale…

AGGIORNAMENTO: in questo momento mi pare possa essere usato come rassegna stampa delle ditte, senza dover usare un blog aziendale a parte… Un interessante esperimento per innovare :) Niente male…

Ma vale la pena provarci: **un sito smau.it SENZA RSS, SENZA BLOG UFFICIALE e anzi con una rete di siti interni che rilanciano notizie nel network interno, un po’ vecchiotte mi pare…**… … e’ triste davvero…

A dire il vero c’e’ un legame tra le notizie inserite e il portale 01Net.it

Continua a leggere

Alcuni posts da segnalare e da leggere:

-> vicenda Telecom Italia, riassunta molto bene da Luca De Biase e molto ben presente nel blog di Quintarelli: devo capire ancora bene tutto quanto…
-> Petrolio, picchi e Inghilterra e Russia, un paio di notizie non male… Senza contare la notizia di oggi: il nucleare per gli arabi
-> Sostenibilita’ e molto altro

Sulla vicenda Telecom, che dovro’ leggere con attenzione vista la mole di materiali, e’ interessante notare cosa dice il caro Mante:
-> L’ottimismo e’ il sale della vita

Della serie, forse e’ ora parlarne seriamente delle cose, senza difendere a spada tratta personaggi dal dubbio valore, come il Tronchetti Provera…
Mi trovo d’accordo con De Biase, quando dice che forse oggi gia’ il mettere in discussione questi personaggi sia un fatto positivo…
Sara’…

Mi ricordo gli anni Ottanta, quando i grandi capitalisti come Raul Gardini, Carlo De Benedetti, Gianni Agnelli erano intoccabili. Li circondava il consenso della stampa ufficiale. Quando all’inizio degli anni Novanta ho aiutato Marco Borsa a scrivere “Capitani di sventura”, fu un caso. E sicuramente un caso piuttosto isolato. Oggi ci sono molti ottimi giornalisti come Mucchetti, Pons e Oddo che non mancano di uscire con visioni critiche e documentate.

Ma la nuova stagione dell’informazione è sostenuta e alimentata costantemente dai blogger. Grazie a loro, credo, non si tornerà indietro.

Il vero problema e’ nel vedere i mass media sorvolare su questioni vitali come questa: ci sono tanti di quei elementi per costruire una vera e propria inchiesta…Mah…
Dalla televisione alla classica carta stampata: il cuore della gente non viene intaccato facilmente purtroppo…
Mettere nero su bianco certe vicende in Italia e’ molto complesso…

AGGIORNAMENTO: in effetti stamattina ne sento parlare parecchio, anche alla radio…
E sui giornali anche…
Un fatto positivo :)

Comunque un grazie a questi ottimi giornalisti, che ci fanno capire qualcosa di cosa accade, con professionalita’ e competenza.

Aggiungo un paio di link di ZeusNews:
-> Tronchetti è un kamikaze se vende la Tim
-> La Consob indaghi su Tronchetti

E un paio di notizie riguardanti settori piu’ tranquilli per la pressione, tipo il Semantic Web:
-> Flickr ha aggiunto il geotagging, e si va alla grande
-> Un blog pazzesco, con idee e segnalazioni da leggere tutte: OneBigWeb
-> immagine stupenda per spiegare il Semantic Web

Sulla vicenda Telecom Italia ci sarebbe da fare uno schema temporale, da quanto incasinata e’…
Vedremo di lavorarci…
Promesso :)

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento