Siamo un Paese strano, e stiamo vivendo un momento storico strano…
Sentendo i pareri della gente che mi sta attorno, e’ palese una cosa: la nostra classe dirigente e’ molto lontana dai fatti che giocheranno un ruolo fondamentale sulle nostre vite sia oggi che domani, nell’immediato.
Sono vecchi, attenti a difendere i loro privilegi in nome di ideologie e pochi fatti pratici; molto attenti ai loro bisogni e non in quelli del sistema Paese.
Molto attenti ai fatti personali, ora di uno e ora dell’altro.
Senza un chiaro passaggio verso un atteggiamento meno egoista e piu’ nazionalista, piu’ sui fatti che sul passato e sul singolo politico di turno.
Quello che mi e’ sembrato di percepire e’ un senso civico che sta crescendo nelle persone, una voglia di mettersi insieme per costruire veramente un nuovo Paese, per affrontare un futuro non certo facile…
Oltre ad un sentimento di non rappresentanza nei confronti di questi politici, abituati come siamo a votare il meno peggio…
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