Non ho parlato delle stragi a Londra di una settiamana fa per non entrare nella banalita’, ma una cosa la voglio dire o meglio lascio parlare una persona che ne ha ben donde, il saggio Gandalf alias Giancarlo Livraghi

-> Gli insaziabili sciacalli

C’è però, anche questa volta, scarsa attenzione per gli “sciacalli”. Non c’è mai stata tragedia umana in cui qualcuno non abbia cercato, con odioso egoismo, di approfittare delle circostanze per trarne qualche vantaggio personale. Non si ha notizia, in questo caso, di qualcuno che abbia rubato il portafoglio o la borsetta a una persona ferita o abbia cercato di vendere informazioni reali o immaginarie.
Forse quelle piccole porcherie non ci sono state. Ma altre, certamente, ce ne sono – di cui probabilmente non saremo mai informati.

Possiamo chiederci, per esempio, che senso abbiano le oscillazioni in borsa nelle ore successive alla notizia dell’attentato. Per quanto odioso e nauseante, è purtroppo fondato il sospetto che qualcuno abbia realizzato un rapido guadagno provocando o sfruttando un’onda speculativa. E sarebbe sorprendente se fra gli speculatori non ci fossero quegli interessi legati alle centrali del terrorismo che notoriamente dispongono di ampie risorse finanziarie – e che avevano il vantaggio di sapere in anticipo ciò che stava per succedere.

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Premessa

Non so chi di voi tenga un blog come si prepari i posts tosti…

Visto che questo per ora vuole essere un blog impegnato e tematico per quanto possibile, ( adesso sono queste le mie priorita’ )
… scrivere posts e’ un processo in due fasi:

  • trovo delle fonti interessanti e le annoto su un nuovo post o le aggiungo ai draft esistenti
  • scelgo un tema per il post in base anche ai riferimenti che ho inserito e salvo il tutto come draft
  • quando ho tempo scelgo il post sull’argomento che mi ispira o che voglio approfondire o che semplicemente mi serve sapere e leggendo per bene le fonti scrivo il post e lo pubblico

Ora questo per ora e’ il mio metodo e ultimamente per fare certi posts vista anche la complessita’ dei temi mi ci vuole piu’ tempo del previsto: la cosa forte pero’ allo stesso tempo e’ che scrivendo il post su un dato argomento mi “entra” dentro molto di piu’ rispetto ad una semplice lettura di sfuggita…
Quindi oltre che per voi e’ un buon modo di imparare cose nuove testando anche le idee che vengono in mente con un pubblico ipotetico…

Questo e’ uno dei motivi per cui tengo un blog, oltre che a sperimentare…e provare sulla pelle alcune tecnologie…

Questo e’ il motivo per cui in questo periodo saro’ molto tecnico: devo finire la tesi :)

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I’ve seen TiddlyWiki some months ago, and the idea and the non-linear written capacity has impressed me so much…

A TiddlyWiki is like a blog because it’s divided up into neat little chunks, but it encourages you to read it by hyperlinking rather than sequentially: if you like, a non-linear blog analogue that binds the individual microcontent items into a cohesive whole.

From Kemitix.net :

A self-contained HTML file that is a Wiki.
Editing the file locally it rewrites itself on disk as you save changes. There are a number of customisations that people have done to it, including one to use it hosted on a server.
I’ve been quite content with the basic Tiddler.
It is a wonderful demonstration of what you can do with javascript and a web browser, as if GMail and Google Maps weren’t good enough examples.

Or from another point of view, “The world as I see it“:

Ignore the silly name and focus in on the fact that this is a handy little wiki that can function like your own localized Wikipedia. And it’s totally portable, which means you can store it on a keydrive, email to yourself, whatever you want.
A very interesting tool, IMHO…

Another description from inolleb.com:

As it mentions, it is a single html file that contains everything you need. You then create tiddlers using WikiWords.
Tiddlers are blocks of information that link to other blocks of information and the links can continue infinately.
Ultimately it is extremely hard to describe. You will just have to check it out for yourself.

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento