Purtroppo non ho il tempo per commentare tutto, ma vi assicuro che e’ quantomeno interessante dare uno sguardo ai links qui sotto, per capire quanto e’ veloce non vedere le notizie giuste sparse nel mare magnum della pseudo-informazione di tutti i giorni…
Volevo spendere due parole pero’ per l’introduzione nemmeno tanto velata in America della biometria in un ambiente per le masse: i parchi di divertimento della Disney…
Una cosa che ha creato qualche reazione, ma nemmeno troppa direi io…
Continua a leggereI vertici del Disney World Resort di Orlando hanno infatti imposto una procedura per il rilevamento di impronte digitali a chiunque acquisti un biglietto giornaliero per il famosissimo parco tematico: una novità sicuramente non inattesa, visto che un sistema d’identificazione del tutto identico era già da tempo una routine per i possessori di abbonamenti stagionali.
Il funzionamento del cosiddetto biometric ticket tag è semplice e consiste in un rilevatore automatico che registra le impronte digitali dei visitatori, associandole univocamente ad un codice numerico.
Una volta registrate all’interno di un apposito database, le impronte di indice e medio permettono di accedere a qualsiasi attrazione all’interno del parco semplicemente toccando uno scanner.L’American Civil Liberties Union, associazione per la tutela dei diritti civili, ha immediatamente acceso le polemiche: “Gli americani stanno completamente abbandonando il diritto alla privacy“, sostengono i portavoce della ACLU - che si domandano quale vantaggio possa veramente dare questo nuovo sistema. “I dati sensibili finiscono registrati all’interno di un gigantesco database e non viene garantita alcuna sicurezza“, sostiene Larry Spalding della ACLU.