Sembra che anche in America ci sia aria di riforma sui brevetti e ci sono proposte di legge in atto…

Thursday, Congressman Lamar Smith introduced the Patent Reform Act of 2005 to the floor of the House.
The bill modifies how patent owners are identified, how patents are awarded, disclosed, disputed and what damages patent holders are entitled to from infringement.

In effetti e’ uno dei piu’ grossi cambiamenti dal 1952 riguardo alla legge sui brevetti, e come sempre anche questo divide le opinioni.

Smith says that the proposed changes would eliminate “legal gamesmanship” that disrupts the operations of high-tech companies and that the changes will improve the overall quality of patents.
Smith also believes that an upsurge in innovation will come as a result; although, critics of the bill say that it will have a negative impact on technology start-ups and favor big business.

Il dibattito sui reali effetti di queste modifiche e’ molto acceso, e occorre sapere anche che Microsoft e’ una delle sostenitrici del cambiamento nei brevetti

Continua a leggere

La questione si fa complessa: e un motivo ci sara’,no?

In pratica a mio avviso adesso i tags sono il sintomo e la risposta della comunita’ degli utenti a bisogni ormai considerati necessari per filtrare la folle mole di informazioni che ci viene costantemente addosso
Da un lato ci sono gli esperti del Semantic Web e delle branchie dei Knowledge Systems e delle ontologie che continuano a perseverare nelle formalita’ e dall’altro la comunita’ che con le conoscenze che ha crea qualcosa di intrinsecamente imperfetto, ma che e’ usabile… a differenza dei tools creati dai primi…

Il compromesso dell’imperfezione e’ comunque accettato per i benefici ricevuti con i nuovi tools, ma non si guarda oltre il proprio naso.. questo e’ il vero limite…

La vera sfida oggi e’ quindi cercare di trovare un compromesso a questi due approcci, e allo stesso tempo mantenere in ogni caso una compatibilita’ molto forte con il fronte accademico, se vogliamo, per non precludere le potenzialita’ future.

La cosa piu’ vicina a tutto questo credo siano i famosi Microformats in XML per inciso: l’importante pero’ e’ tenere presente questo assunto, che non sembra molto chiaro ai piu’, putroppo.

Continua a leggere

Ok…
Questo non sara’ un post tecnico…

Solo una constatazione breve e concisa…

-> http://photomatt.net/2005/06/07/this-is-real-broadband/

Banda a 10mbit sia in entrata che in USCITA, questa e’ vera banda larga!!!

E sapete a quanto: 35 dollari al mese!!!

Non parliamo poi dell’ultimo commento: 40Mbit.. una cosa folle!!

L’unica cosa seria e’: sopra una banda del genere si che si possono creare e pensare nuove applicazioni e una nuova fruizione dei contenuti altro che…

Il problema e’ che non c’e’ interesse a farlo… anche mettere una 4mb.. servirebbe di piu’ una 2mb sia in entrata che in uscita piuttosto!!

Commenta e condividi

Foto dell'autore

Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento