Viviamo in una realta’ a volte molto sbagliata e dove di continuo siamo vittime di soprusi e truffe anche legalizzate, ma fino ad oggi non era facile far sentire la nostra voce o informarci: oggi grazie alla tecnologia possiamo farci sentire….

Ora e’ chiaro che la cosa e’ una provocazione, ma allo stesso tempo e’ una proposta per cambiare qualcosa: ora volendo i mezzi per fare qualcosa li abbiamo..

Anche Beppe Grillo l’ha capito da tempo, anche se purtroppo il suo blog non sfrutta certo tutte le potenzialita’ del mezzo… non e’ aperto ad altri autori e nei commenti non ci sono mai risposte dirette del comico genovese… ma ha capito quanto puo’ essere diretto un blog…

AGGIORNAMENTO: in realta’ il caro Beppe si e’ accorto di alcune lamentele e ha risposto in un post: Grazie:
in ogni caso grazie anche a te Beppe che informi su verita’ sempre scomode!!

Il bello di tutto questo e’ che alcuni lettori del blog stesso lo hanno capito e hanno voluto creare uno spazio in stile wikipedia per far sentire la propria voce:

-> Grillopedia

Grillopedia è un sito di scambio e ricerca sulle verità nascoste o per approfondire temi di interessere comune, per il bene dell’umanità. Grillopedia è la banca del pensiero, una banca di dati e di idee e di tutto quello che vogliamo creare.

Ricostruire certe verita’ o semplicemente discutere di alcune faccende “sporche“ non fa certo male: una specie di piazza dove confrontarsi e confrontare le realta’ e le menzogne che ci circondano…

Riferimenti:

-> Benvenuto a Grillopedia.com
-> BeppeGrillo.it

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[ pubblicato anche su voIT ]

Mentre in Europa la questione e’ ancora aperta, come avevo gia’ accennato negli USA c’e’ parecchio movimento per un’aggiornamento della legislazione sui brevetti, soprattutto per rispondere a quelli che Punto-Informatico chiama i “troll” dei brevetti…
-> I troll dei brevetti spaventano i big

In pratica ormai il sistema e’ sfruttato per prendere brevetti sul software, una cosa che non costa poi molto rispetto a brevetti in altri settori, per poi rivenderli tramite Ebay o per sfruttarli contro i grandi del settore ( tipo Microsoft… )

Il sistema ha pochi controlli e sembra che di fronte a denuncie di violazione ci sia troppa celerita’ nel bloccare vendite e produzione per le ditte incolpate prima del processo stesso… insomma ci sono molte pezze da mettere per rendere la cosa piu’ giusta…

Il perché i brevetti su metodi e software finiscano in questo modo è piuttosto ovvio: sono assai più semplici da ottenere dall’Ufficio dei brevetti americano di quanto non siano quelli, per esempio, dell’industria farmaceutica.
Questi ultimi richiedono spesso infatti pesanti investimenti: per quelli sulle tecnologie talvolta può bastare un programmatore con qualche (lucrosa) idea in testa.
Nel fucile di quest’ultimo - denuncia eBay - la possibilità di denunciare le imprese innovative e chiedere danni in quantità quando queste ultime attivassero servizi e tecnologie basate su quei brevetti: un problema vecchio negli USA dove più volte le grandi corporation dell’informatica sono state accusate di praticare le medesime gentilezze verso gli sviluppatori più piccoli.

Di fronte a tutto questo e’ lecito chiedersi se vogliamo introdurre gli stessi problemi anche nella vecchia Europa oppure se vogliamo per una volta guardare lontano…

Riferimenti:

-> I troll dei brevetti spaventano i big

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RDF e l’inserimento di metadata in un post del blog hanno come scopo primario la leggibilita’ da parte degli agenti software, ma perche’ non usare questa base per fornire allo stesso tempo maggiori info anche al lettore umano?

Una prima prova di questo lo potete vedere in questo intervento di Shelley Powers, una delle professioniste che di RDF ne sta usando parecchio e che lo conosce davvero bene….

Sulla colonna a sinistra infatti sono mostrate in modo automatico delle meta-informazioni in formato XHTML, senza usare RDF/XML visto che e’ destinato alla visione da parte nostra…ma informazioni create a partire da codice RDF…

[ NOTA: provate a vedere in che modo sono state raggruppate esigenze diverse, usando servizi di aggregazione diversi,ad esempio e’ stato tolto il trackback sostituito dall’uso dei cosmos di technorati… ]

Puo’ essere sicuramente uno spunto di riflessione, ma quello che vorrei fare io e’ anche fornire uno strumento di navigazione contestuale inserito direttamente nella pagina, come riferimento nel mare informativo del sito…

Perche’ non usare le potenzialita’ automatiche di descrizione delle risorse di RDF sia per l’aggregazione da parte degli agenti ( pensiamo ai feeds RSS ) ma anche per maggiore interattivita’ con i contenuti del sito stesso?

Vedremo cosa riesco a fare….ma avendo a disposizione un backend RDF per il sito le potenzialita’ d’uso sono veramente molte…

Riferimenti:

-> Integrated Metadata

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento