Da un po’ di tempo vi siete accorti che ho spostato la struttura del blog in basso e ho messo una barra dei menu non ancora attiva nel top della pagina…

Non usando mai Internet Explorer mi ero affidato allo standard** CSS** per il posizionamento, e con Firefox no problem.. mentre Explorer era di diverso avviso…

Ho usato un trucco che ho trovato in un sito.. il riferimento lo posto non appena lo trovo.. per creare l’ombreggiatura ad un oggetto DIV che possa cambiare dimensioni..
[ trovato… ]

La cosa comica e’ che Explorer non vede due cose:

  • il supporto alle immagini PNG e’ inesistente.. infatti sotto Firefox c’e’ l’effetto trasparenza visto che l’immagine PNG la supporta
  • il posizionamento relative del blocco con Explorer non va: il left infatti non lo prende proprio.. e’ per questo che chi usava questo browser lo vedeva allineato alla destra… scusate :)

Per un po’ lascero’ il menu allo stato attuale: e’ interessante quello che si vede con Firefox:
essendo adesso posizionato con l’attributo fixed scrollando la pagina crea un interessante effetto lente sul contenuto dove passa…
[ ovviamente MS Explorer manco lo supporta il fixed ]

Non appena verra’ attivato pensero’ come renderlo leggibile anche quando passa sui contenuti: per ora e’ solo un esperimento e un interessante spunto di riflessione sul fatto di continuare ad usare Explorer..

Quindi non considerate il problema della leggibilita’ per ora…

E qui chiudo: ma visto che c’e’ un browser molto piu’ stabile, sicuro e che supporta tutte le ultime tecnologie ( tranne SVG purtroppo ) non vedo perche’ continuare ad usare un prodotto che fa acqua da tutte le parti…

Alcune info al riguardo:

-> Browse Happy
-> Spread Firefox

Riferimenti:

-> Drop shadows

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Non so voi, ma Faletti e’ un personaggio che mi e’ sempre piaciuto, e ho letto tutti e due i suoi libri… per puro caso in effetti…
Con la nuova campagna contro la pirateria pero’ ha perso dei punti preziosi di credibilita’…

Ho letto una sua intervista a tal proposito che definire esilarante e tragico-comica e’ dire poco… diciamo che si e’ avvicinato alla mitica faccenda del Panerai di qualche anno fa…

-> Faletti: «La mia faccia gratis per combattere la pirateria»

E’ ovvio che non si puo’ pretendere che possa conoscere in modo dettagliato l’open source e le nuove tecnologie, ma essendo uno scrittore capire e informarsi sulle nuove tendenze sia sociali che legislative rispetto non e’ chedere troppo,no?

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Per quelli che hanno fatto percorsi scientifici la teoria dei grafi risulta familiare, ed e’ alla base di Internet in effetti..

La Rete ha una topologia a grafo e la sua metastruttura formata di links e’ di fatto un grafo immane: applicando alla Rete le teorie dei grafi si puo’ studiare la Rete stessa…

[ immagine tratta da Wikipedia ]

Non dimentichiamo che poi il principio base del funzionamento di Google usa proprio l’dea che un nodo ( quindi un sito ) e’ tanto piu’ importante tanto il numero di archi in arrivo su di esso ( links che lo linkano e ne aumentano la popolarita’ )

Volevo segnalare un interessante articolo di ApogeoOnLine:

-> Teoria dei grafi e Web: una teoria matematica applicata al WWW

Per chi non lo sapesse ecco cosa sono i grafi:

**Le strutture a grafo constano di un insieme di punti (o nodi) che possono essere connessi da collegamenti (archi): il numero di archi per punto costituisce il “grado” di un nodo. **
Una grande varietà di sistemi naturali e artificiali è rappresentabile attraverso questo genere di astrazione (il Web come un insieme di pagine e contenuti connessi da hyperlinks).

Una cosa notevole e’ che lo svilupparsi e l’evoluzione stessa del sistema Web in generale e’ legata molto alle teorie dei grafi: consideriamo che RDF stesso come meta-modello e’ un grafo, ( grafo orientato per essere precisi )…e lo sviluppo del Semantic Web stesso passa attraverso studi dei grafi, come dice l’alrticolo stesso…

Semantic Web e Web Trust hanno del resto bisogno di definire e spiegare il funzionamento dei rapporti che regolano l’instradamento di dati e informazioni attraverso il WWW, di costruirne una topologia utilizzabile per scopi diversi, ma complementari: un modello matematico fornisce un’astrazione stilizzata, sostenuta da formule, per rappresentare, nel suo insieme o nel particolare, il Sistema.

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento