Open Data e SMAU 2010: uno spunto sul valore degli Open Data per il Data Web Marketing
Periodo davvero full, tante cose da scrivere, e tante cose in corso d’opera tutte attorno al tema Open Data, ma tempo che non esiste. .)
E pure un trasloco fatto, con ancora una connessione a Internet mancante che non facilita certo la gestione ottimale della propria presenza in Rete… e vabbè.
La prossima settimana torna SMAU, che al di là delle polemiche sul fatto che non è più quella di una volta, io trovo sia un’ottima occasione di formazione e di confronto per l’ambiente imprenditoriale classico, sempre più lontano da molte delle dinamiche della Rete.
Sperando che sia presente in una fiera di questo tipo, e sia disposto ad ascoltare e a mettersi in gioco.
Male che vada ci si rivede con vecchi e nuovi amici, per capire cosa fare in futuro assieme .)
Da segnalare l’importante passo in avanti fatto dal nostro social network veneto, che diventa Partner di SMAU:
Ultimamente sono sempre più dentro al tema degli Open Data, che nel contesto italiano, sappiamo bene cosa significhi. Trasparenza governativa, innovazione tecnologica nell’usare il Web non più solo come mezzo, o come canale, ma come luogo e come abilitatore del Web of Data. In parole povere?
Un immenso database, pubblico, a disposizione delle macchine e dei programmi e dei nostri più disparati devices. Siano essi smartphones, tablet, iphone e ipad, lettori e-book e…
In Italia, ovviamente, è un pò più faticoso metter le mani in pasta in queste cose e renderle operative, ma ci proviamo. E non siamo in pochi, anzi, pure con l’aiuto di alcuni funzionari pubblici illuminati ( Spaghetti Open Data che con Alberto Cottica e altri funzionari del ministero è proprio un meme dal basso che creerà molto valore positivo per questo Paese tanto folle a volte, ma ne riparleremo )
E poi anche altri amici, come Ernesto, stanno dando man forte, proprio nel giorno in cui saremo a SMAU:
-> Save the date: 20 ottobre 2010 – Barcamp “Sharing Data and Statistical Knowledge”
Troppe cose da seguire, peccato. Confido nelle registrazioni streaming…
Chi parlerà in qualche modo di Open Data a SMAU
E ora faccio una veloce sintesi per chi fosse interessato al tema, sperando di non dimenticare nessuno.
- io .) Open Data e Marketing: not data about customers but data for customers - ben 37 “mi piace”, sono commosso grazie :)
- Open Government: l’Italia resta a guardare? L’amico Ernesto Belisario che farà un ottimo punto della situazione
- La governance dei dati e delle informazioni nelle P.A.: una chiave di lettura delle iniziative in corso di realizzazione nel cammino verso la totale trasparenza - di Davide D’Amico
- Un’introduzione al Semantic Web e ai Linked Data - livello tecnico e visione per gli Linked Open Data
- incidentalmente forse PA-Aperta: iniziative per l’accesso ai servizi e alle informazioni nella P.A.
Il mio intervento: Open Data e Marketing
La Rete ormai non può essere vista solo come un canale, ma deve essere vista anche dal marketing prima di tutto un luogo, e nemmeno tanto virtuale.
Un luogo che per la comunicazione ed il marketing, ma non solo, sta ponendo delle sfide di cambiamento di prospettiva di molti luoghi comuni, e di molti dogmi sul Mercato in quanto tale. Per cui ho pensato di portare uno spunto di quello che sto vivendo e vedere cosa accade con la platea, stimolando la discussione.
Questo è l’abstract dato per il workshop:
Grazie ai continui movimenti che innovano il modo di interpretare il Web come veicolo di creatività e luogo di confronto per tutti noi, ci sono strade inattese per il marketing e il modo di operare nei confronti del Mercato. Non solo a livello social, ma anche ad un livello di interpretazione del rapporto e dell’uso del marketing che conosciamo. Si parla tanto di Open Data a livello governativo, grazie alla spinta che la politica di Obama ha dato a questo nuovo connubio tra tecnologia, trasparenza e rapporto tra Stato e cittadino. Le tecnologie ed il contesto in cui opera il movimento degli Open Data ha però risvolti notevoli anche nel settore privato, in primis per il marketing.
Si inizia a pensare non più ai dati sui clienti, ma ai dati che costruiscono una relazione utile con il nostro cliente. Dati per il nostro Mercato, per il nostro cliente. Dati che aumentano e migliorano l’esperienza che le persone possono avere con il nostro brand. Un cambio di paradigma dalle potenzialità incredibili, per un nuovo rapporto non solo tra cittadini e Stato, ma tra persone e Mercato. Nel corso del seminario saranno mostrati degli esempi tangibili in questa direzione. Target: Responsabili Marketing e Pubbliche Relazioni, CTO e CEO
Visti i soli 25 minuti di SMAU del talk, farò un IGNITE un po’ più lungo di quelli tradizionali ( 15 minuti ) e poi sessione di domande e risposte, che sono quello che davvero mi interessa e di cui ho bisogno. Ho bisogno di capire quanto sia semplice o complesso creare un ponte tra questi temi, che sono distruttivi rispetto alle metodologie tradizionali.
Mi rendo conto che sto già violando un dogma: quello di rompere quel vincolo di voler sapere tutto e troppo ed inutilmente magari sui clienti solo per avere dati dove fare proiezioni, e voler porre l’attenzione invece al problema di porre in condivisione qualcosa di utile per il proprio Mercato per creare un contatto, una relazione vera e duratura con chi vive in Rete sempre più. Un cambio di prospettiva mica piccolo, no?
Ne sono consapevole.
L’importanza di far capire che il Web è un Earned Media, un media che va nutrito prima di poter essere usato.
Sono curioso di vedere quanti responsabili marketing arriveranno, visto che l’ho pure messo nel titolo tale chiosa .)
Not data about customers but data for customers.
Una cosa che un anno fa esatto avevo nominato ante litteram Data Web Marketing, forse troppo presto o in forme troppo tecniche. Ma molto si è mosso, e molto sarà da riprendere da quella presentazione.
Di cosa parlerò a SMAU 2010
Qualche settimana fa ho lanciato lo spunto, per vedere cosa interessa attorno a questo tema, tanto nuovo quanto vasto, nella mia pagina Facebook, e sono emerse diverse cose, che riporto:
messaggio sulla mia bacheca: uscita la data del talk sugli open data applicati al marketing per SMAU… .) cosa vorreste vedere nei 30 minuti a disposizione, che vedo di inserire se riesco… http://www.smau.it/milano10/schedules/open-data-e-marketing-not-data-about-customers-but-data-for-customers/ iscrizioni aperte, e stavolta son ad un’orario decente: mercoledì 20 ottobre ore 14.30 .)
- l’amico Stefano Bellanda di Seedelio ha proposto un cenno a CSR data for customers, un tema notevole che sarà focus delle mie attività post SMAU .)
- di sicuro citerò il progetto collettivo Linked Open Camera, visto che rientra in quel nuovo tipo di marketing sociale abilitato dalla dimensione tecnica del futuro del Web ( Linked Data ), che qualcuno poi include dentro la visione dell’ Invertising…
- di sicuro citerò questo post in inglese del guru del Data Web Marketing, che racconta in maniera eccelsa quello che sta accadendo sul valore dei dati NEL Web, e non solo sul Web: Data as a new marketing channel
Questo un estratto:
Data as Social Media : But the migration of data from a back-office workhorse to a front-office ambassador is perhaps most apparent in the rise of data sharing and visualization sites such as Factual, Infochimps, Freebase (which was recently acquired by Google), Many Eyes, and Swivel.
These sites turn data into social media. What YouTube does for videos and Slideshare does for presentations, these sites do for data sets — let people share, search, and associate them in the social sphere. But data, unlike videos or slide decks, also lends itself to community contributions in assembling and editing data sets, enabling crowdsourced data management.
In 15 minuti già tutto questo è troppo…
L’importante è che comunque alcuni fili si stiano aggregando, e che gli Open Data stiano assumendo importanza anche per il settore privato. Io è un po’ che vado a dirlo, ma non sono nessuno, no? .)
l’altro fatto è che l’open data è stato inteso fino ad oggi come la fornitura di dati da parte del settore pubblico. Ma anche le imprese private detengono delle informazioni che sarebbe meglio per tutti condividere: le società di telecomunicazione, ad esempio, dispongono di informazioni anonime ma molto precise sulla frequentazione dei quartieri delle città, sul traffico. E si potrebbe continuare l’elenco con i fornitori di energie e le società incaricate della raccolta dei rifiuti.
Per i più curiosi, questa sarà la direzione della rinascita di Metafora.it: mea culpa se non ho ancora aggiornato lo stato di cose attorno alla questione, ma il tempo è un fattore complicato. Dopo SMAU chiarirò il quadro su tale aspetto.