Farsi media, Microsoft e i nostri diritti...
Questo vuol essere un post di riflessione su certe condotte quantomeno interessanti, sul perche’ grazie anche alle nuove tecnologie mai come oggi vale questo motto:
“La conoscenza e’ potere“
Siamo sempre nel filone di questo post di qualche giorno fa: il “farsi media” ci aiuta nella vita di tutti i giorni…
Il tempo e’ poco per cui parto da dove ho iniziato questo percorso: due link mi hanno stimolato…
-> Users reviews are THE market
About reviews, I think that creators should be free to publish their opinions (in term of reviews in this case), they should own their reviews (hreview seems a great format for this task), reviews should be released under very liberal licences and everyone should be allowed to aggregate the reviews and do whatever she prefers with this information: offer a Recommender System service, use them for her own decisions, ….
Reviews are one of the cornerstones of the Information society and they should be usable by anyone who has an idea.
-> Non vuoi XP? Niente garanzia sul pc. La denuncia dell’Aduc
La direzione iniziale della discussione e’ che oggi il passaparola telematico permette anche il successo di certi prodotti e l’insuccesso di altri, riesce a minare la credibilita’ di una multinazionale e a spostare i clienti e gli eventuali acquirenti…
E riesce a far valere i nostri diritti in questo marasma di tecnologie e amenita’ varie…
Abbiamo cioe’ in mano un potente strumento di controllo: ma pochi se ne rendono conto….
AGGIORNAMENTO: mi sono accorto or ora che ne ha parlato anche riffraff: ottimo…
AGGIORNAMENTO2 : anche su Punto Informatico viene raccontata una interessante vicenda con ASUS Italy…
-> Notebook, l’odissea del rimborso di Windows
Sbaglio o fanno finta di niente i produttori? Contano forse sul fatto che sono uno o due che chiedono questo rimborso? Mah…
Microsoft e Windows… frutti del monopolio…
-> Rimborso per Windows: funziona anche in Italia (male, ma funziona)
-> FreeGo/ L’avventura di un rimborso Windows
Il problema e’ che in generale questa situazione persevera grazie al monopolio attuale della Microsoft e alla quasi totale ignoranza che ci sono delle alternative, anche valide in molti contesti d’uso, soprattutto per quanto riguarda i tecnici del settore…
Ma la cosa ignobile e’ il modo di fregarsene della legge e delle licenze persino da avvocati di grosse marche, che appunto si basano sull’ignoranza diffusa…
Possibile che sia cosi’ difficile avere un computer lindo da usare come si vuole?
E se uno vuole usare la vecchia versione di Windows gia’ regolarmente acquistata non e’ un suo diritto? [ ovviamente se il computer vecchio e’ andato… ]
Un’altra cosa comica nella vicenda e’ la presunzione degli addetti ai lavori che esista un unico modo per far funzionare i computer, e chiaramente indovinate a che ditta si riferiscono…
Windows è parte integrante del computer: il computer non funziona senza Windows, e quindi Windows non può essere oggetto di rimborso.
Non è vero. Il vostro computer funziona anche senza il Windows che insistete a volermi fornire: basta installarvi un altro sistema operativo, che può essere Linux, BeOS o anche un altro Windows di cui ho già regolare licenza.
E comunque se io voglio comperare un computer e usarlo come fermaporte sono assolutamente fatti miei.
Inoltre, a differenza, che so, del disco rigido, il software offerto insieme al PC è oggetto di un suo specifico contratto di licenza, separato da quello di acquisto dell’hardware. Questo contratto specifica l’opzione di accettare o non accettare le condizioni; solo accettandole si può installare quel Windows.
Sara’ un caso ma quanti leggono la licenza dei prodotti che vanno ad installare?
Ma per ora in effetti sembra che si muovano un bel po’ di acque…da Riffraff:
La cosa interessante non è la cosa in se, Paolo Attivissimo lo fece già molto tempo fa, ma il fatto che sia entrata in gioco un’associazione di dimensioni considereveli, il che potrebbe innescare una reazione a catena.
Che sia la volta buona che si smuove qualcosa e cominciano a vendere notebook senza SO ?
Giusto per capire quanto possa essere importante la presenza di documenti in Rete che spiegano e documentano come far valere i propri diritti, sulla stregua dell’iniziativa di Beppe Grillo sui bond argentini…
La cosa bella e’ che di tutte queste vicende ne rimane sempre traccia grazie alla Rete e quindi il passaparola diviene qualcosa di molto potente, e tracciabile…
E possono accadere cose cosi:
-> CARTASI E I BLOG
-> Potenza dei blog
Farsi media: speriamo di andare avanti cosi’…